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Federal Reserve, manovre in arrivo?

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• Continua il restringimento degli spread dei periferici
• L’euro conferma la resistenza a quota 1,30
• Materie prime in rialzo ad eccezione del comparto agricolo

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con tassi di mercato tedeschi in calo su tutta la curva e con un differenziale 2-10 anni in rialzo a 186pb da 182. Si restringono gli spread sui periferici. Sul monetario si è assistito ad un calo dei tassi Ois a 3 e 6 mesi, mentre gli analoghi tassi Euribor sono saliti registrando nuovi massimi.

Gli operatori continuano a monitorare i dati macro che provengono soprattutto dagli Usa e restano in attesa dell’audizione di Bernanke oltre che dei risultati degli stress test di venerdì. In merito al programma di acquisto di bond della Bce ha aggiunto che pur essendo stato ridotto drasticamente l’acquisto di bond, arrivato a zero nella scorsa settimana, è sensato che resti in piedi come misura di garanzia. Malgrado la riduzione del rating l’asta Irlandese di ieri ha registrato una buona domanda. L’agenzia irlandese del debito ha poi dichiarato che in settimana offrirà titoli a breve termine per 0,8-1,2 Mld€.

Oggi invece sarà la volta della Germania che collocherà il nuovo trentennale fino a 4 Mld€ ed un decennale indicizzato all’inflazione fino ad 1 Mld€. Trichet oggi dovrebbe incontrare i banchieri per discutere delle modalità di comunicazione dei risultati degli stress test.

Sul fronte macro segnaliamo il buon andamento delle vendite ed ordini industriali italiani di maggio, che hanno visto un rialzo sia della componente interna che estera. Il dato confermerebbe l’impatto positivo dell’euro sulle esportazioni. Negli Usa tassi di mercato stabili in una giornata di recupero dei listini azionari, grazie principalmente al comparto delle materie prime. Nel frattempo il maggior focus degli operatori sul rallentamento della crescita segnalato da alcuni indicatori macro, sta impattando anche sull’interpretazione dei dati micro in occasione della pubblicazione dei dati trimestrali delle aziende.

Emerge infatti un’attenzione molto forte sui dati consuntivi e soprattutto sulle aspettative delineate principalmente in termini di fatturato più che di utili, portando emblematicamente alcuni commentatori a definire quella incorso una “revenues season” piuttosto che una “earnings season”. Gli operatori temono infatti che l’incremento degli utili determinato spesso da una politica di taglio dei costi non possa rivelarsi sostenibile se non accompagnato da un favorevole andamento del fatturato in un contesto di aspettative di rallentamento della crescita.

Emblematico ieri il caso di Apple, che per il prossimo trimestre ha dichiarato di attendersi utili per azione al di sotto delle attese a fronte invece di stime sul fatturato superiori al consensus. Il titolo nell’after hour ha guadagnato circa il 3%. La trimestrale di Goldman Sachs ha evidenziato un marcato calo degli utili determinato in buona misura da elementi straordinari come ad esempio i 550mln$ per far fronte al recente accordo con la Sec. Anche al netto di tale poste, è comunque emerso un calo degli utili di circa il 40% dal’attività di trading, che il Cfo di Goldman ha imputato alla mancata copertura di posizioni corte di volatilità.

Sul fronte Fed ieri si sono intensificate le voci di un possibile azzeramento degli interessi (attualmente 0,25%) pagati sulle riserve in eccesso che ammontano a circa 1000Mld$, un’ipotesi che alcuni analisti attendono essere confermata oggi stesso nel corso dell’audizione di Bernanke.

Valute: l’euro conferma l’importanza della resistenza in prossimità di 1,30 vs dollaro, dopo aver prezzato in buona misura i segnali di rallentamento dagli Usa. Nel breve il primo supporto di rilievo si colloca a 1,2785. Un eventuale posizionamento sopra la citata resistenza di 1,30 sarebbe possibile nel caso di un annuncio a sorpresa di ulteriori manovre non convenzionali da parte della Fed. Yen sostanzialmente stabile sia vs euro sia vs dollaro. Nella notte la BoJ ha rilasciato le minute della riunione di giugno da cui è emerso la volontà di mantenere una politica monetaria “estremamente accomodante”. Alcuni membri hanno inoltre detto che la banca dovrebbe esaminare altre misure di stimolo oltre a quella già implementate. II cross vs dollaro si mantiene in prossimità di area 87. Verso euro il cross prosegue la fase laterale nel range 110,8-113,3.
Materie Prime: giornata positiva per le principali componenti dell’indice GSCI in seguito al rimbalzo della borsa Usa. In rialzo il greggio Wti (+1,2%) che si riporta sopra quota 77 $/b. Positivi i metalli industriali guidati da zinco (+3,7%) e piombo (+3,6%). Tra i metalli preziosi rimbalza l’oro (+0,8%), che si mantiene ancora sotto quota 1200 $/oncia. Prosegue il calo degli agricoli,in particolare caffè (-3,4%) e mais (-2%).

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