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FED FUNDS: L’ULTIMO TAGLIO DELLO 0.25%

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(WSI) – Tassi di interesse: ieri in area Euro è continuato il rialzo dei tassi di mercato. Il decennale si è portato in prossimità della resistenza del 4,10%, mentre lo spread sul 2-10 anni è sceso a 39 pb. Sul monetario continuano a salire i tassi. Il tasso Euribor tre mesi è stato fissato a 4,78% dal 4,74% dello scorso venerdì.

Relativamente alla crescita in Germania l’istituto di ricerca principalmente sponsorizzato dal governo ha ridotto le stime di crescita tedesca per quest’anno portandole all’1,8% dalla precedente previsione del 2,2%. Oggi non sono attesi dati di rilievo, gli operatori resteranno in attesa delle trimestrali.

Negli Usa i tassi di mercato sono saliti soprattutto sulla parte a breve comportando una riduzione dello spread 2-10 anni da 172 a 162pb. Gli operatori cominciano a ritenere che la Fed possa interrompere la fase di taglio dei tassi dopo il prossimo incontro previsto per fine mese. Attualmente i future sui Fed Fund per aprile assegnano l’82% di probabilità ad un taglio da 25pb.

Fisher, membro votante della Fed, si è dichiarato contrario al proseguimento di riduzione dei Fed Fund richiamando i rischi inflattivi una volta che l’economia sarà uscita dalla crisi del credito. Tale ritrosia deriva dal fatto che lo scenario base prevede una contrazione della crescita economica Usa nei primi 2 trimestri con ripresa nella seconda parte dell’anno. Noi riteniamo che tale contrazione possa essere più prolungata delle attese.

I listini azionari hanno chiuso praticamente invariati con un buon andamento del comparto finanziario dopo che Merrill Lynch ha annunciato dati migliori delle attese. Oggi sono attesi i dati di Citigroup prima dell’apertura del mercato. Sul tratto decennale il livello di resistenza si colloca al 3,75%.

Valute: dopo aver sfiorato quota 1,60, il Dollaro si è apprezzato vs Euro in seguito alle parole del ministro delle finanze lussemburghese Juncker. Secondo la sua opinione i mercati non hanno capito bene il significato del messaggio del G7 relativo alla volatilità delle valute. Ha inoltre aggiunto che il recente deprezzamento del Dollaro vs Euro non è desiderabile. Per oggi il livello di resistenza si colloca a 1,5983-1,60. Lo Yen ha proseguito la fase di deprezzamento grazie al rialzo del listino giapponese. Verso Euro sembra avviato a raggiungere soglia 165. Verso Dollaro il cross si trova proprio al di sotto della resistenza 103, la cui rottura porterebbe il cross verso area 105.

Materie Prime: il movimento del Dollaro ha penalizzato le materie prime. Il greggio WTI ha chiuso praticamente invariato dopo aver messo a segno un nuovo livello record a 115,54$/b. In calo i metalli industriali guidati dal ribasso del piombo (-2%). Lieve calo per i preziosi con l’oro che ha perso lo 0,6%. Tra gli agricoli, penalizzato il grano (-1,2%), mentre è proseguita la corsa al rialzo del riso che a Chicago ha messo a segno un nuovo record. Questa mattina è salito oltre i 24$/cwt.

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