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Fed, Dudley: “rialzo tassi sarebbe benvenuto”. Yellen: rischio “maggiore volatilità”

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ROMA (WSI) – Il presidente della Fed di New York William Dudley, in un discorso proferito a Parigi ha affermato che un eventuale aumento dei tassi sui fed funds Usa sarebbe “benvenuto”, in quanto sarebbe un segnale di buone condizioni di salute dell’economia americana.

Dudley ha confermato che i tassi saranno aumentati probabilmente “a un certo punto del prossimo anno”, aggiungendo che, a suo avviso, gli investitori stanno già scontando la manovra di politica monetaria restrittiva. Tuttavia, il numero uno della Fed di New York ha anche avvertito che nel frattempo i mercati potrebbero essere colpiti dalla volatilità. Un avvertimento in tal senso è arrivato anche dalla numero uno della Fed, Janet Yellen. “La normalizzazione potrebbe portare a una maggiore volatilità finanziaria”.

Nel commentare il rapporto sull’occupazione Usa Vincenzo Longo, market strategist di IG, scrive in una nota.

“Nonostante il dato sia risultato poco sotto le attese, l’impressione è che queste figure non modifichino molto le aspettative per il rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, che ora sono ferme a metà del 2015. Sebbene la crescita media dei nuovi posti di lavoro negli ultimi 12 mesi sia stata di 222 mila unità (ben al di sopra della soglia di 200 mila unità più volte citata da alcuni membri Fed), continua a generare qualche perplessità la bassa crescita dei salari, un elemento molto importante più volte richiamato dalla stessa Yellen affinché il mercato del lavoro possa definirsi in salute. Gli operatori ora volgeranno l’attenzione alle parole che la Yellen pronuncerà nella conferenza che si terrà a Parigi poco dopo le 16, dove si potrebbe avere un commento a caldo alla luce delle figure odierne”.

“Subito dopo il dato, sui mercati abbiamo assistito a delle vendite sul biglietto verde, che sono rientrare subito poco. Pressoché scarso l’impatto sui mercati azionari. I future a Wall Street indicano un’apertura sui nuovi massimi storici per gli indici Usa. Sul fronte macro, l’attenzione si sposta alla prossima settimana quando saranno rese note le figure sulle vendite al dettaglio del mese di ottobre, che contribuiscono al Pil dell’ultimo trimestre dell’anno”-