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FED: COME ALLEVIARE I MERCATI DEL CREDITO

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(WSI) – In Germania è atteso l’indice Zew che secondo il consensus di Bloomberg dovrebbe registrare un ulteriore calo. Negli Usa è attesa la bilancia commerciale di gennaio, il cui deficit è stimato in aumento.

Tassi di Interesse: in area Euro il timore di una crisi di liquidità ha continuato a guidare l’andamento dei tassi di mercato. Il calo dei rendimenti ha interessato tutta la curva, con il tasso decennale che si sta avvicinando al supporto del 3,70%. Continuano le tensioni sul monetario. Il tasso Euribor tre mesi è stato fissato a 4,55%, ritornando sui livelli di gennaio, e l’indice Itraxx Crossover ha registrato un nuovo record superando i 630 pb. Intanto Trichet alla luce delle recenti turbolenze ha ribadito in seguito alla riunione del G10 che le banche centrali continuano a mantenersi in stretto contatto. Il capo della Bce si è anche mostrato preoccupato per il forte apprezzamento della valuta che potrebbe impattare negativamente sulla crescita. Oggi l’attenzione continuerà a rimanere focalizzata sul mercato monetario e su eventuali notizie dal mondo corporate. Sul decennale il supporto resta a 3,70%.

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Negli Usa ieri i tassi di mercato sono scesi in linea con i ribassi dei listini azionari. Lo spread 2-10 anni è passato da 202 a 197pb. A pesare sui mercati l’indiscrezione secondo cui Bear Stearns si trova a fronteggiare problemi di liquidità. La banca ha ufficialmente smentito, ma le azioni sono calate dell’11% in borsa. In tarda mattinata un report di Goldman Sachs aveva segnalato la possibilità di un taglio anticipato da parte della Fed, situazione poi non avvenuta. Tale evento però non è del tutto da escludere qualora nel corso della settimana proseguano le tensioni sui mercati.

Il WSJ riporta due ipotesi di piani alternativi che la Fed potrebbe adottare per alleviare i mercati del credito. La Fed potrebbe 1) concedere prestiti diretti ad istituzioni non bancarie; 2) acquistare il debito di Fannie Mae e Freddie Mac oppure obbligazioni MBS garantite dalle due società, che ricordiamo sono sponsorizzate dal governo. Per oggi sul decennale i supporti si collocano al 3,42% e 3,30%, le resistenze a 3,50% e 3,60%.

Valute: ieri il Dollaro si è lievemente apprezzato vs Euro dopo la dichiarazione di Trichet. Per oggi il supporto più vicino si colloca a 1,5315, la cui rottura potrebbe dar luogo ad un movimento fino a 1,5240 circa. La resistenza si colloca a 1,5455, ma non escludiamo che entro fine marzo il cross possa superarla e raggiungere area 1,55-1,57. Nel corso della notte lo Yen si è lievemente deprezzato grazie ai rialzi dei listini asiatici. Verso Dollaro continua a rimanere prossimo ai minimi dal 2000. E’ possibile che nelle prossime settimane il cross tenti la rottura di area 100 e tale evento, qualora si verificasse, andrà monitorato con particolare attenzione perché potrebbe dar luogo ad un’ulteriore ondata di tensioni sui mercati globali. Nel breve il supporto fondamentale si colloca a 101,43. La resistenza a 102,60 circa. Stabile lo Yuan cinese vs Dollaro nonostante questa notte l’inflazione locale sia uscita al livello più elevato da 11 anni, +8,7% a/a.


Materie Prime: prosegue la marcia del greggio Wti salito ad un nuovo livello record oltre i 108$/barile spinto dai flussi in acquisto dei fondi in cerca di rendimenti elevati. Negativi i metalli industriali in linea col calo delle borse. Tra i peggiori il nichel ed il rame, -2,7%. Tra i preziosi in marcato calo l’argento (-2,3%). Tra gli agricoli forte rialzo del grano (+4,3%) sulla speculazione che condizioni meteo avverse negli Usa possano danneggiare la produzione. In recupero anche il grano (+4%) e la soia (+3,9%). Oggi l’Usda pubblicherà il report mensile con le stime mondiali relative alla domanda ed offerta.

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