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Fed: c’è il rischio di un altro flash crash sui titoli di stato

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NEW YORK (WSI) – Il flash crash nei titoli di Stato statunitensi dello scorso autunno rischia di non essere un caso isolato. A lanciare l’allarme è un funzionario della Federal Reserve, secondo cui l’episodio si potrebbe ripetere a causa della natura instabile del mercato del debito fisso governativo americano.

Il vice presidente della Fed di New York, Simon Potter, ha lanciato un appello a banche, mercati e investitori di adottare una nuova serie di linee guida per rispondere alle turbolenze del reddito fisso.

Il mercato dei Treasury è il più grande e più liquido al mondo ed è uno dei capisaldi del sistema finanziario mondiale. La solidità creditizia del governo americano è una delle ragioni per cui constituisce uno dei pilastri delle riserve bancarie globai. Il debito Usa è considerato un asset rifugio in tempi di crisi.

Tuttavia lo scorso ottobre, i Treasuries hanno fatto un balzo incredibile, senza la presenza di notizie particolarmente negative. Tanto che ancora non è stata trovata una vera ragione all’origine dell’incredibile oscillazione. Il rendimento del titolo di riferimento a 10 anni, il cui andamento è inversamente proporzionale ai prezzi sottostanti dei titoli, è scivolato di 33 punti base all’1,86%, prima di risalire e assestarsi in area 2,13%.

Dal punto di vista puramente matematico, l’oscillazione è stata così accentuata che le possibilità che capiti ancora sono stimate a una volta ogni 1,6 miliardi di anni. Secondo Potter, tuttavia, le conseguenze dei cambiamenti in termini di regolamentazione del mercato potrebbero rendere in futuro “molto più comuni sbalzi di prezzo giornalieri del genere.

Fonte: Financial Times

(DaC)