Società

Facebook, alert sell dei dipendenti. Il pericolo si chiama ‘lock up’

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New York – Questa volta lo schiaffo fa male ancora di più a Palo Alto. Dopo le polemiche seguite alla sua quotazione, ad abbandonare Facebook, il social network degli amici virtuali, al suo destino non saranno di nuovo le frotte di banchieri che hanno preparato i documenti per l’Ipo. Tanto saranno i trader abituati alle logiche affaristiche del floor di Wall Street, bensì i suoi dipendenti.

Passato il periodo di lock up che gli obbligava a mantenere in portafoglio i titoli della loro azienda adesso hanno campo libero. Dal 15 ottobre scorso sono 234 i milioni di azioni e stock option detenute nelle loro tasche “libere” di riversarsi sul mercato. Basta dare l’ordine, un click e il gioco è fatto. Lui, Mark Zuckerberg, la sua creatura non l’abbandonerebbe mai: ha fatto sapere che non metterà in vendita il suo pacchetto almeno fino al prossimo mese di settembre.

Ma in fondo questo è solo un dettaglio. Tutti a Wall Street sono consapevoli del rischio che pesa su Facebook: i lock up negli ultimi tempi si sono trasformati in trappole per far sperimentare volatilità alle azioni, se chi le detiene decide di disfarsene una volta per tutte come riporta il Sanfrancisco Cbs Local. La prossima scadenza di lock-up in casa Fb è il prossimo 14 novembre.

Da quel giorno altre 777 milioni azioni e stock option diventeranno ammissibili, ossia pronte per essere vendute. Facebook dal giorno del suo debutto in Borsa a 38 dollari è ha perso il 44% del suo valore. Ma in questa storia il peggio potrebbe non essere ancora arrivato.