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EUROPA SPRINT DOPO AFFONDO USA A BAGHDAD

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Rally dei listini europei, galvanizzati dalla notizia dell’ingresso delle truppe americane a Baghdad, con rialzi che permettono alle borse del Vecchio Continente di tornare ben al di sopra dei valori precedenti alla guerra e per lo più sui livelli di gennaio, nella convinzione che sia iniziata ormai l’ultima fase del conflitto.

Il diciannovesimo giorno dell’attacco anglo-americano all’Iraq, volto a spodestare il presidente Saddam Hussein, si è aperto infatti con le truppe alleate nella capitale e la presa del controllo di alcuni dei palazzi presidenziali.

Dopo l’iniziale euforia per una guerra lampo e le successive nubi nel timore di un conflitto lungo diversi mesi, sui mercati finanziari riappare insomma la fiducia su una durata contenuta della guerra.

A fine giornata l’indice paneuropeo Dj Stoxx segna un progresso del 3,75%, mentre Londra si porta in rialzo del 3,18%. Euforica anche Francoforte, in crescita del 4,51% a un paio d’ore dalla chiusura, dopo aver sfiorato il 6% in tarda mattinata. Madrid chiude la seduta con un balzo del 2,06%, mentre si assiste ad un rally anche ad Amsterdam (+5,68%), Stoccolma (+4,16%) e Zurigo (+2,38%). A Milano il Mibtel segna un progresso del 2,29%, con il Mib30 in rialzo del 2,42%.

Nel corso della seduta Piazza Affari era riuscita ad annullare le perdite da inizio dell’anno ma la chiusura sotto i massimi di seduta rompe l’incantesimo e il Mib30 si trova ora in ribasso dello 0,61% dal primo gennaio 2003. Il traguardo viene invece mantenuto dal Dow Jones, in crescita dell’1,39% dai primi di gennaio con la crescita odierna del 2,18% (a 8.457,47 punti) poco dopo la chiusura dei mercati europei. In rialzo del 2,54% (a quota 1.418,59) il listino tecnologico del Nasdaq, mentre lo Standard & Poor’s 500 viaggia in progresso del 2,03% (a 896,71).

Gli aggiornamenti sulla guerra raffreddano immediatamente anche le quotazioni del petrolio, depresso ulteriormente dalle voci di un incontro previsto per il fine settimana tra esuli iracheni ed esponenti americani volto a concordare la permanenza dell’Iraq nell’Opec dopo la fine del conflitto, ma senza che le sia imposto alcun tetto alla produzione.

Sin dalla tarda mattinata europea si prevede un avvio sprint a Wall Street, non solo sulla base dei ‘future’ sugli indici, ma anche sulla repentina frenata segnata dai titoli di stato e dall’oro, con un euforico recupero del dollaro, che dopo le notizie sulla capitale irachena si porta in vantaggio di circa un punto percentuale nei confronti dell’euro.

Tra i singoli comparti, in Europa sono soprattutto i finanziari a guidare al rialzo i listini, con un balzo dell’8,57% per la francese Axa e un progresso superiore al 10% per Allianz a Francoforte. L’olandese Aegon mette a segno un rialzo del 9,69%, mentre sul listino elvetico Swiss Life rimonta del 12,63%. In crescita del 10,97% Ing.

Nel settore aereo, che con la fine del conflitto potrebbe tirare un sospiro di sollievo, Lufthansa avanza del 7,46%, mentre Air France segna un rialzo del 7,1%. La spagnola Iberia rimonta del 7,64%. Nel consorzio Airbus, Eads guadagna il 9,19%.

Dopo i cali iniziali, la francese Rhodia, produttrice di specialità farmaceutiche, si porta in rialzo del 5,57% a dispetto delle previsioni di una frenata del 20% dall’anno scorso a causa della debolezza della domanda.

A Wall Street, oltre al conflitto in Medio Oriente, l’attenzione viene catturata in parte anche dalla nuova stagione di trimestrali e il colosso dell’alluminio Alcoa viaggia in rialzo del 9,7% a 21,99 dollari, dopo che gli utili trimestrali annunciati venerdì scorso sono risultati decisamente migliori di quanto temessero gli analisti.

In tensione, per il resto, soprattutto i tecnologici, con Aol Time Warner in rialzo del 7,4% a 12,40 dollari, mentre Microsoft guadagna 1,09 dollari, a quota 26,18. Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra +3,18% – Parigi +3,44% – Francoforte (in corso) +4,51% – Milano +2,42% – Madrid +2,06% – Amsterdam +5,68% – Stoccolma +4,16% – Zurigo +2,38%.