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EUROPA: PEGGIOR SETTIMANA IN 18 MESI, RISCATTO EURO

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Macroeconomia

Negli Stati Uniti gli occupati nei settori non agricoli (no farm payrolls) sono cresciuti in aprile di 290 mila unità, oltre attese che indicavano un rialzo limitato a +200.000. Rivisti al rialzo anche i posti di lavoro di marzo
da +162 mila a +230 mila. Il tasso di disoccupazione si è attestato nel mese al 9,9%, sopra le attese che erano pari al 9,7%. Standard & Poor’s ha confermato il rating tripla A della Gran Bretagna con outlook negativo.

L’agenzia vuole conoscere le politiche fiscali che il nuovo esecutivo metterà in campo nel medio termine, prima di aggiornare il giudizio. Il processo di revisione si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno. In Germania la produzione industriale è cresciuta a marzo del 4% rispetto a febbraio (-0,2%, rivisto da un precedente dato invariato), ben sopra le attese medie degli analisti ferme ad un aumento dell’1,4%.

Il premio che gli investitori chiedono per comprare titoli di Stato della Grecia con scadenza decennale, anziché il più solido Bund tedesco di equivalente durata, è salito stamattina sopra i 1000 punti base; sono in rialzo anche gli spread di altri paesi periferici (Spagna e Portogallo).

Cambi e commodities

Sul mercato dei cambi, euro in recupero nei confronti di dollaro, sterlina e yen (1,271 contro il biglietto verde che ha ridotto le perdite dopo la diffusione delle statistiche Usa sul mercato del lavoro), mentre sul fronte
delle commodities, il Wti Usa scambia sotto area USD76 al barile, in calo di circa USD2.

Azioni Italia

Autogrill (EUR8,22): Natixis ha alzato il giudizio da neutral a buy ed il target price da EUR8,5 a EUR10,5. Banco Popolare (EUR4,115): Fitch ha rimosso il `rating watch’ a lungo termine, confermandolo quindi ad ‘A-‘, con outlook negativo.

Creval (EUR4,11): ha chiuso il primo trimestre 2010 in linea con il quarto trimestre 2009 anche se alla luce dell’alta volatilità presente sui mercati in questi giorni, bisognerebbe rivedere la situazione sulle prospettive dell’anno; lo ha dichiarato l’Ad Fiordi.

Fastweb (EUR13,15): insieme a Vodafone Italia e Wind hanno ufficializzato il progetto per cablare con una rete in fibra ottica (fiber to home) le 15 maggiori città italiane con un investimento di circa EUR2,5 mld in 5 anni, che potrà essere ulteriormente esteso arrivando a coprire le città con più di 20.000 abitanti, raggiungendo quindi mcirca il 50% della popolazione italiana, con un investimento totale di EUR 8,5 mld. Il piano è aperto a tutti i soggetti pubblici e privati, Telecom inclusa, e l’investimento sarà funzione di tale partecipazione.

Intesa Sanpaolo (EUR2): gli analisti di Cheuvreux hanno alzato il giudizio da outperform a selected list.

Montefibre (EUR0,163): ha sottoscritto il contratto di cessione degli immobili della società a Porto Marghera (Venezia). Tale operazione costituisce la principale dismissione fra quelle contemplate dal piano di ristrutturazione dei debiti.

Stm (EUR6,345): ha annunciato che la vendita della partecipazione in Numonyx ha generato una plusvalenza di USD245 mln; la plusvalenza, si legge in un comunicato, sarà contabilizzata nel secondo trimestre.

Azioni Estero

AIG (USD37,25): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto di USD2,1 mld (pari ad utile per azione di USD1,75) a fronte di ricavi che si sono attestati a USD16,33 mld. La compagnia di assicurazioni Usa ha dichiarato che potrebbe avere bisogno di un nuovo aiuto da parte dello Stato federale americano e che i prossimi trimestri potrebbero essere penalizzati da oneri derivanti da svalutazioni.

Credit Agricole (EUR9,25): ha fornito i dettagli sulla sua esposizione sul debito sovrano della Grecia confermando quella di EUR850 mln per le attività bancarie più EUR400 mln per il ramo assicurativo. Per ciò che riguarda il rischio interbancario, l’esposizione alla Grecia è di EUR180 mln, mentre la divisione CIB (Corporate e investment banking) vede un valore di EUR2,4 mld.

Goldman Sachs (USD144,12): secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, GS sarebbe in trattative con la Securities and Exchange Commission americana per patteggiare le accuse di frode in cambio di una multa, che si dice potrebbe arrivare a toccare USD1 mld.

HSBC (GBp636,4): ha annunciato per i primi tre mesi 2010 una performance finanziaria molto buona e ben sopra il primo trimestre dello scorso anno.

Munich Re (EUR101,15): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto sopra le attese ma ha avvertito che l’importo elevato delle richieste di indennizzo relative alle catastrofi naturali ha reso il suo target di un utile netto di oltre EUR2 mld per il 2010 “sempre più ambizioso”. Il leader mondiale di riassicurazioni ha realizzato nel 1Q10 con utile netto di EUR482 mln (+11% rispetto al 1Q09) grazie al balzo degli introiti relativi agli investimenti,
superando il consensus degli analisti di EUR387 mln.

RBS (GBp44,91): dopo la perdita di GBP1,35 mld accusata nell’ultimo trimestre 2009, RBS torna in positivo con un utile operativo di GBP713 mln nei primi tre mesi dell’anno, in forte crescita rispetto all’utile operativo di GBP179 mln nell’analogo periodo dello scorso anno. Le rettifiche su crediti sono calate a GBP2,68 mld nel trimestre, contro i GBP3,1 mld nell’ultimo trimestre dello scorso anno ed il trend resta “favorevole”, dice una nota della banca, il cui capitale appartiene per l’83% allo Stato britannico.

Ftse/Mib

Chiusura in forte calo per l’indice Ftse/Mib che cede oltre il 2% (-12% da lunedi) con la quasi totalità dei componenti che mostra il segno meno (solo UBI Banca riesce a mantenere i guadagni della mattinata). Male soprattuto Italcementi che ha aumentato le perdite nel primo trimestre 2010 a EUR37,5
mln. In forte ribasso Azimut che ha comunicato i dati relativi alla raccolta di aprile. Tra le banche si segnala un’altra seduta pesante per la Pop di Milano.

EuroStoxx 50

L’indice EuroStoxx50 termina gli scambi in forte calo, in linea con gli altri listini europei che sono peggiorati nel pomeriggio dopo che Wall Street ha ripreso la discesa iniziata ieri. A livello settoriale, male utilities, media e retail, in calo anche il comparto bancario che stamane era l’unico positivo. Tra i singoli titoli, E.ON cede l’8%, debole Nokia tra i tech, mentre tra le
banche le vendite hanno colpito Bnp, SocGen e Agricole. Giù le assicurazioni Axa e Ing.

Grafico: Luxottica

Così come avvenuto lo scorso febbraio, anche negli ultimi giorni il titolo Luxottica è stato validamente sostenuto dalla MM a 100 gg; un pronto ritorno sopra area EUR20 potrebbe consentire allunghi fino ai top 2010 poco sopra EUR22 e quindi sulla resistenza di EUR23 (massimi 2002).

Al contrario, in caso di nuova flessione, il primo importante sostegno è indicato in area EUR19,20, dove passano anche la media mobile a lungo periodo e la trendline che unisce i minimi crescenti da novembre 2009, violato il quale potremmo anche assistere a flessioni fino al successivo supporto di EUR17,65.

I volumi si mantengono sostanzialmente nella media, mentre tra i principali indicatori, l’Rsi ha incrociato verso il basso la propria media mobilie a breve e si trova ora sulla linea dell’Ipervenduto, il Macd ha violato al ribasso la propria Signal Line e sta per scendere sotto la linea dello zero, mentre un possibile segnale di rimbalzo viene fornito dallo Stocastico.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.