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Europa: l’industria automobilistica chiede aiuto

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New York – “Psa e Renault traballano, il mercato dell’auto affonda e lascia scoperta una sovraccapacità produttiva del settore industriale francese che ne mette in discussione la stessa sopravvivenza. Gli appelli ai francesi a comprare francese porteranno a poco”.

L’editoriale di Le Figaro, oggi, introduce a un’edizione del Salone mondiale dell’auto a Parigi che si apre nel segno della crisi profonda che attanaglia il settore in Europa. Dove migliaia di posti di lavoro sono a rischio.

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In una lunga intervista a Le Figaro il numero uno di Renalut spiega che “il mercato europeo è davvero un una fase pessima. Nel 2012 le vendite caleranno dell’8%, secondo le ultime stime, mentre a inizio anno ipotizzavano un -3%. Sfortunatamente, non vediamo miglioramenti all’orizzonte l’anno prossimo: il mercato serà tutt’al più stabile o, più probabile, leggermente in ribasso. In questo contesto, estremamente depresso, come evitare la perdita di posti di lavoro? (…) Non possiamo reggere con misure congiunturali, servono azioni strutturali. (…) Oggi l’urgenza per Renault è recuperare competitività in Francia”.

Europa con troppe auto invendute nelle concessionarie

Con il suo principale costruttore nazionale, il gruppo Psa Peugeot Citroen, che ha annunciato un taglio di 8mila posti lavoro e la chiusura entro il 2014 del suo stabilimento di Aulnay, la Francia ragiona su come sostenere il settore dell’auto. Ma non è l’unico paese ad avere la spia rossa dell’occupazione accesa.

Anche le attività europee di Opel e Ford non se la passano bene, con il rischio chiusura dello stabilimento Opel di Bochum, in Germania. I lavoratori dello stabilimento Ford di Blanquefort, in Francia, sabato 29 settembre, giorno dell’apertura al pubblico, hanno deciso di manifestare davanti al Mondial de l’Automobile. Per cercare di difendere il posto di lavoro.

Prospettive buie

L’unica eccezione o quasi, al solito, è l’auto tedesca. Molto bene Bmw, benino Mercedes; bene,grazie alla dimensione di player globale, Volkswagen. Che tuttavia non si aspetta nessun rimbalzo del mercato dell’auto europeo nei prossimi 1-2 anni. Il responsabile vendite del gruppo tedesco, Christian Klinger, vede nero: “Prevediamo altre sorprese negative nel 2013 e forse anche nel 2014”.

E tuttavia, il gruppo Volkswagen lancerà 140 nuovi modelli entro il 2014. Lo ha detto il ceo del gruppo Martin Winterkorn a Parigi: “Da gennaio ad agosto – ha aggiunto- abbiamo venduto circa 6 milioni di vetture. Anche a settembre il livello di ordini è stato soddisfacente. Faremo il possibile per raggiungere i nostri target.