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Europa: ancora news negative. Oro raggiunge record in euro (€1.088)

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di oggi si è aperta con tassi governativi e swap in rialzo, mentre sui periferici lo spread portoghese ed irlandese sono su nuovi massimi.

Resta alta la tensione in Grecia. Se da un lato la commissione europea ha ben accolto la proposta del partito di governo di una nuova manovra da oltre 6 Mld€ e della vendita di asset pubblici, il partito d’opposizione, Nea Dimokratia, in un incontro col primo ministro per discutere della manovra non solo si è rifiutato di approvarlo ma ha anche richiesto un taglio delle tasse e dell’Iva.

L’accordo tra i due principali partiti del paese su nuove misure di austerità è fondamentale per il rilascio della quinta tranche da 12 Mld€ del prestito da 110 Mld€ e mettere le basi per un eventuale altro prestito. Intanto il principale sindacato del settore pubblico ha indetto per giugno il decimo sciopero di 24 ore contro il nuovo pacchetto di misure di austerità.

Ieri l’Efsm, il fondo da 60 Mld€ garantito dal bilancio dell’Ue e che insieme all’Efsf finanzia i salvataggi dei paesi membri, ha effettuato un’emissione da 4,75 Mld€ sul titolo a dieci anni contro richieste da 11 Mld€. Dei 4,75 Mld€, 1,75 Mld€ andranno al Portogallo e gli altri 3 Mld€ all’Irlanda entro il 31 maggio. Secondo quanto riportato dal Sole24ore la domanda degli investitori asiatici è stata del 25%.

Cresce il consenso per la nomina del ministro delle Finanze francese, Lagarde, alla direzione del Fmi. Ieri è infatti arrivato l’appoggio della Cina, che ha seguito quello di Italia e Uk. In mattinata la Reuters che ha riportato le dichiarazioni di una forte diplomatica, ha reso noto che oggi Lagarde, durante una conferenza stampa convocata per la mattinata, annuncerà la propria candidatura al Fmi.

Oggi la Germania emetterà il titolo a dieci anni fino a 5 Mld€. Negli Usa tassi di mercato in calo soprattutto sul comparto a breve grazie all’ottima accoglienza dell’esito dell’asta su titoli a due anni che ha visto un bid-to-cover di 3,46 da 3,06. Gli indirect-bidder, una categoria nella quale rientrano anche le banche centrali, hanno acquistato il 31,3% dei titoli, in calo dal 37,9% dell’ultima asta di aprile.

Il mercato azionario non è riuscito a mantenere i guadagni di inizio seduta ed ha chiuso in lieve calo gravato dai ribassi del settore industriale e tecnologico. Gli investitori continuano a mantenersi cauti alla luce degli ultimi indicatori anticipatori che sembrano prospettare un rallentamento del settore manifatturiero.

Dopo l’indice Philly Fed, anche il Richmond Manufacturing ha evidenziato ieri un marcato calo che ha riportato l’indice sui livelli minimi da aprile del 2009.

Sul fronte macro, l’attenzione degli investitori sarà focalizzata sugli ordini di beni durevoli relativi al mese di aprile in pubblicazione nel pomeriggio.

Valute: euro in deprezzamento in mattinata sulla scia della debolezza dei listini azionari europei. Il cross era riuscito a riportarsi temporaneamente sopra quota 1,41 fino alla sessione americana per poi perdere terreno durante quella asiatica. La situazione ancora incerta in area Euro, non favorisce la moneta unica, che però, qualora riuscisse a mantenersi sopra area 1,40 potrebbe riprovare un allungo sopra 1,41 e spingersi fino a 1,42/43.

Nella notte i ribassi delle borse asiatiche hanno dato luogo ad un apprezzamento contenuto dello yen vs le principali valute.

Il governatore della BoJ, Shirakawa, ha dichiarato che la banca centrale è pronta ad aumentare la liquidità se necessario. Gli ultimi dati relativi alla bilancia commerciale di aprile hanno evidenziato il peggiore deficit commerciale da inizio 2009 in seguito alla contrazione delle esportazioni ed all’aumento delle importazioni post-terremoto.

Materie Prime: recuperano le materie prime con l’indice GSCI Excess Return in rialzo dell’1,2% grazie al report positivo di Goldman Sachs, già segnalato ieri. Il comparto migliore è stato quello energetico dove il greggio Wti ha guadagnato l’1,9%.

Rialzi generalizzati hanno interessato i metalli preziosi ed industriali. Per il secondo giorno consecutivo, l’oro ha segnato un nuovo massimo storico se convertito in euro a 1088€/oncia. In ribasso invece il comparto agricolo con le peggiori performance registrate dal grano (-2,9%) e dal mais (-2,8%) su timori di un rallentamento della domanda.

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