Forse tutto il Vecchio Continente sta cercando di imparare la lezione osservando le cattive acque in cui naviga la Grecia. Ma mentre (ancora!) si discute di un piano di salvataggio per Atene, l’economia europea viaggia a rilento con altri paesi come Spagna, Portogallo e Irlanda affaccendati in piani di riduzione dei rispettivi deficit di bilancio. E allora qualcuno avverte: c’e’ il rischio di una seconda ondata recessiva con tanto di deflazione per l’Europa a 16. Previsione che, se si dovesse realizzare, porterebbe le politiche monetarie di Bce e Fed sempre piu’ distanti tra di loro. Il risultato? Un crollo dell’euro sui livelli del 2006.
A tracciare un simile scenario sono alcune grandi banche internazionali (non solo americane). Ecco i dettagli.