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Euro: posizioni lunghe ai massimi da ottobre 2009

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva ed in particolare sul tratto a breve termine a fronte di un calo dei listini azionari. Il tasso Euribor tre mesi ieri per la prima volta da luglio 2009 è stato fissato all’1%, mentre l’Eonia swap di pari scadenza si è portato sopra lo 0,77%, ai massimi da giugno 2009.

Ieri è stato raggiunto un accordo tra i ministri finanziari dell’Ue sulla riforma del Patto di Stabilità. L’accordo ora dovrà essere approvato dai capi di stato e di governo nel vertice che si terrà il 28 e 29 ottobre. L’intesa prevede che al superamento del deficit/Pil della soglia del 3% le sanzioni scatteranno sei mesi dopo il primo avviso.

La procedura verrà attivata anche in caso di un debito eccessivo ed in questo caso si considererà una serie di fattori come la struttura delle scadenze, la denominazione in valuta ed anche il debito privato. Non compaiono però riferimenti temporali stringenti sulla riduzione del debito ed il tipo di sanzioni che sarà applicato nel caso non si rispettino le soglie del debito/Pil e deficit/Pil.

Si tratterebbe infatti di un accordo di massima nel quale le sanzioni per i paesi che non rispettano i termini del patto saranno proposte dalla commissione Ue, ma potranno essere bloccate da una maggioranza qualificata dei governi. Le riforme entrerebbero in vigore nel 2012, mentre entro il 2013, come emerge dal documento congiunto franco-tedesco, dovrebbe giungere una modifica ai Trattati.

Il MEF ha annunciato un’emissione sindacata su un nuovo Ccteu a sette anni. La Bce ha annunciato che la scorsa settimana non sono stati effettuati acquisti di bond governativi e che oggi drenerà 63,5 Mld€.

Negli Usa tassi di mercato in calo sulla parte a lungo termine malgrado il recupero dei listini azionari, grazie principalmente alla buona performance del comparto finanziario. La trimestrale di Citigroup pubblicata prima dell’apertura dei mercati ha contribuito al positivo andamento del comparto.

Citigroup ha pubblicato utili migliori delle attese ed inoltre l’ad Pandit ha annunciato che la banca potrebbe procedere alla restituzione della quota di capitale in mano al governo (attualmente pari al 12%) nel 2012. Più deludenti invece le trimestrali del comparto tecnologico pubblicate a mercati chiusi, in particolare quella di Apple che ha perso nell’after hour più del 6%, in seguito ad un volume di vendite dell’iPad inferiore alle attese.

Sul fronte macro a sorpresa la produzione industriale è risultata in calo mensile dello 0,2% a settembre, in seguito al calo soprattutto della produzione di energia elettrica determinata da un minor utilizzo dei condizionatori. Sostanzialmente stabile il tasso di utilizzo impianti a 74,7%, un livello ancora inferiore di circa il 6% rispetto alla media di lungo termine dagli anni ’70 in poi.

Questa considerazione insieme all’elevato tasso di disoccupazione, evidenzia come vi sia ancora un marcato sottoutilizzo dei fattori produttivi con prospettive di potenziale bassa inflazione, uno scenario che supporterebbe l’implementazione di nuove misure Fed. In rialzo invece la fiducia dei costruttori di ottobre, il primo rialzo negli ultimi 5 mesi.

Sul fronte mercati emergenti segnaliamo che il Brasile per la seconda volta consecutiva in un mese, ha aumentato la tassa (da 4% a 6%) sui nuovi investimenti stranieri in ingresso indirizzati all’acquisto di titoli a reddito fisso.

Valute: dollaro in apprezzamento verso euro. Le posizioni nette lunghe combinate di euro hanno raggiunto i livelli massimi da ottobre 2009, quando il cross era intorno a 1,50, lasciando pertanto aperta la possibilità di prese di profitto del forte movimento di deprezzamento del biglietto verde prima dell’importante Fomc del 3 novembre.

Primo supporto in area 1,38. Yen in lieve deprezzamento durante la notte sulla scia del rimbalzo della borsa nipponica. Il governo giapponese ha tagliato, per la prima volta dal febbraio 2009, il proprio outlook sull’economia a causa dell’impatto che lo yen forte sta avendo sulle esportazioni. Verso dollaro il cross si è leggermente allontanato da area 81, che continua a rimanere il primo supporto, mentre l’area più importante è quella in prossimità dei minimi storici a 80. Resistenza a 82. Verso euro il cross è tornato sopra quota 113. Il primo supporto per oggi si colloca a quota 112,5, resistenza a 115.

Materie Prime: inizio di settimana sostanzialmente positivo per le principali commodity. Tra gli energetici ritornano a salire le quotazioni del greggio Wti (+2,3%), che si riporta sopra gli 82 $/b. Prosegue, invece, il calo del gas naturale (-2,9%), con i prezzi che hanno toccato i livelli minimi da più di un anno. Positivi i metalli industriali, ad eccezione del nickel (-1%), ed i preziosi. Misti gli agricoli. Al calo dei cereali, guidati grano (-2%), si contrappongono i rialzi di zucchero (+1,9%) e cotone (+3,2%).

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