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EURO: MAGGIOR RIBASSO INTRADAY CONTRO DOLLARO

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Due dati pubblicati nel giro della giornata hanno ingenerato un rally della valuta americana nei confronti dell’euro. Due elementi hanno congiuntamente determinato questo aggiustamento nei mercati valutari: il dato sulla fiducia delle imprese in Francia e Germania e la pubblicazione del dato sugli investimenti in beni durevoli da parte delle imprese americane.

Un analista di Goldman Sachs ha asserito che la pubblicazione di questi dati ha fatto si che gli operatori riponderassero le loro valutazioni sulla reale consistenza della moneta unica a questi livelli, considerando anche che vi sono dei segnali stridenti circa le difficolta’ a crescere dei paesi in eurolandia. La moneta unica ha infatti perso in mattinata l’1.5% nei confronti del dollaro, e quota 1.5662 dollari rispetto ai massimi di 1.6019 raggiunti nei giorni scorsi.

L’indice IFO che misura il livello di fiducia delle imprese tedesche sulla base di interviste condotte a 7000 dirigenti, ha fatto registrare un brusco calo attestandosi a quota 102.4 dal precedente 104.8. Gli analisti avevano presagito un calo a 104.3. Le ragioni di questa debolezza dell’euro stanno, aggiungono gli analisti, nella politica di attento controllo dell’inflazione della BCE, che si e’ andata a intensificare dopo l’incremento dell’82% nel prezzo del petrolio fatto registrare lo scorso anno.