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EURIBOR AI MASSIMI, BANCHE CENTRALI IN ALLARME

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Continuano a salire i tassi interbancari e svanisce la speranza di vedere a breve una riduzione degli interessi sulle rate dei mutui. L’Euribor a tre mesi ha toccato il 4,728%, il massimo da due mesi, dal 4.718% registrato mercoledì, nettamente al di sopra del 4% previsto dalla Bce. Quello a una settimana è sceso invece al 4.334% dal 4.338 per cento. Lo scorso 17 dicembre, in piena crisi subprime, L’Euribor a tre mesi aveva segnato un picco del 4,94% per poi ripiegare fino a un minimo del 4,29% il 22 gennaio scorso. L’impennata di oltre lo 0,30%, in meno di due mesi, è un segnale della crisi di liquidità in corso sui mercati ma soprattutto di quello che gli operatori definiscono «stress finanziario» del sistema.


Le tensioni nei tassi a breve termine mentre si avvicina la fine del trimestre non sono sfuggiti alla Bce, che si dice pronta a fornire liquidità in caso di bisogno. L’istituto centrale, spiega una nota, continua infatti a monitorare da vicino le condizioni della liquidita’ presente sui mercati, che al momento resta ‘abbondante’.

Oltre alla Bce, anche la Banca d’Inghilterra e la Banca centrale svizzera si sono dette pronte ad agire per fluidificare il mercato interbancario. La Boe ha offerto 13,63 miliardi di sterline alla sua asta settimanale, contro i 10,93 miliardi di sterline della settimana precedente. Nel frattempo la Banca centrale svizzera ha offerto finanziamenti a tre mesi al 2,20%. Le nuove iniezioni di liquidità arrivano benvenute sul mercato dopo che i tassi interbancari sono saliti ai massimi da tre mesi.

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