Società

Esclusiva WSI: l’Europa propone di ridurre i derivati e vietare i CDS speculativi

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Il Parlamento Europeo ha lanciato un accorato appello per la creazione di un mercato dei derivati piu’ piccolo, citando effetti “distorcenti” a livello di prezzi con il sistema attuale. Il volume degli scambi sui derivati dovrebbe essere ridotto in maniera significativa, in modo da renderlo piu’ “proporzionato” ai titoli sottostanti.

Questo in sintesi il consiglio principale offerto dalla commissione di affari economici e monetari del Parlamento Ue, anche noto con la sigla Econ, che ha anche chiesto di vietare le transazioni di quei (famigerati) credit default swap (CDS) che non hanno in realta’ un credito sottostante, la cui natura e’ puramente speculativa.

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Il documento, ancora solo una bozza, e’ di fatto un briefing che verra’ consegnato nelle mani dei membri del Parlamento Europeo in vista del prossimo voto sulle norme di regolamentazione dei derivati. Gran parte del contenuto non rappresenta una novita’ – sia in Usa che in Europa si parla da tempo in una eventuale riforma del sistema degli strumenti finanziari derivati – ma la nozione che le dimensioni del mercato dei derivati debbano essere ridotte e’ una novita’ assoluta.

L’Econ esorta la Commissione Europea “a trovare il modo di ridurre il volume complessivo dei derivati in maniera significativa, in modo che il volume diventi proporzionato ai titoli sottostanti e in modo da evitare una distorsione dei segnali di prezzo e da ridurre il rischio di compromettere l’integrita’ del mercato e ridurre i rischi sistemici”.