Società

Ericsson premia migliori start up italiane, prima MadSign

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Stampa – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

ROMA – Ericsson ha annunciato le start up vincitrici selezionate per entrare a far parte del Programma Ego, progetto lanciato in Italia nel 2004 con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e fornire opportunità di crescita e di sviluppo a nuove iniziative imprenditoriali in ambito ICT. Il progetto si rivolge a studenti ed a micro imprese in fase di start up e dal 2008 rientra nell’ambito delle attività di responsabilità sociale della Fondazione Lars Magnus Ericsson.

Con queste iniziative viene valorizzato il talento di giovani e startup che hanno formulato le idee più creative nel settore delle comunicazioni e il cui sviluppo rappresenta una leva strategica per il rilancio della competitività italiana.”

Il Programma EGO – ha sottolineato Gian Luigi Tosato, Presidente della Fondazione Lars Magnus Ericsson – sostiene, dal 2004, i progetti di giovani talenti italiani. La Fondazione conferma il suo impegno nella valorizzazione dell’innovazione, creando un legame sempre più stretto fra Università, Istituzioni e imprese”. “Perché una start up possa crescere, affermarsi e generare occupazione – ha dichiarato Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato Ericsson Italia – è necessario dotarla di strumenti adeguati. Per emergere servono dei luoghi adatti, come gli incubatori o i campus aziendali, in grado di fornire spazi, servizi, consulenze, know-how manageriale e occasioni di networking. Ericsson attraverso il Programma Ego continua a sostenere le startup italiane, fondamentali per il rilancio della competitività del Sistema Paese”.

Prima classificata è MadSign, start up composta da Amedeo Perrone, Valerio De Cecio e Massimiliano Dibitonto. Un’idea di business nata dal laboratorio Cattid del’Università La Sapienza di Roma che unisce design e tecnologia per la progettazione e la produzione di oggetti smart. Grazie agli “smart objects” l’accesso alla rete e alle nostre informazioni digitali è integrato all’ambiente che ci circonda, sotto forma di spazi e oggetti intelligenti in grado di comprendere il contesto in cui si trovano e interagire sia con gli utenti che con altri oggetti vicini.

“Vogliamo continuare ad innovare divertendoci” ha dichiarato Amedeo Perrone, amministratore delegato di MadSign. “La nostra idea all’inizio sembrava folle (“Mad”), persino difficile da spiegare ai nostri amici, ma i continui attestati di stima e riconoscimenti ci danno grande fiducia per il futuro, senza mai dimenticare che la semplicità è la più grande forma di eleganza”. Tra gli oggetti smart progettati da MadSign c’è la P-Lamp, una lampada che consente di interagire con contenuti digitali, social network e altri oggetti connessi. Video, foto e informazioni saranno disponibili sulla superficie illuminata dalla lampada stessa e controllabili attraverso il movimento gestuale delle mani. Al secondo posto si sono classificate Serena Sposato, Alice Moroni ed Erjka Priori, team di Aliena, una start up che si occupa dello sviluppo di applicazioni e servizi nell’ambito dei Mobile Financial Services per consentire a banche ed esercenti di fornire ai propri clienti servizi di pagamento, ticketing, couponing ed advertising tramite telefono cellulare.

Terzo posto per UXI, startup di Marco Camilli e Marco Tatta che hanno ideato una piattaforma web per l’analisi della user experience (UX) di siti internet e applicazioni mobile, attraverso tecniche innovative che consentono di coinvolgere gli utenti da remoto. I vincitori saranno premiati mercoledì prossimo a Roma, in occasione di Tecno.Logica.Mente, l’evento annuale Ericsson alla presenza delle istituzioni, delle aziende ICT, degli operatori e delle Università.
Copyright © La Stampa. All rights reserved