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ENRON: GUADAGNARE FACENDO L’ARBITRO SUL MERCATO

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Quando le societa’ come Enron (ENE – Nyse) soffrono e i grandi fondi escono dall’azionariato, si aprono gli spazi per gli speculatori. Oggi, come previsto da qualche analista, il titolo della societa’, in mattinata sta rimbalzando oltre il 20%.

Tuttavia anche in questo caso la platea di chi scommette su questi titoli non e’ omogenea. Gli investitori meno sofisticati e amanti del rischio cercano di entrare sul titolo azionario appena prima del rimbalzo come abbiamo scritto in un precedente articolo
mentre i professionisti, avversi al rischio cercano le migliori opportunita’ sfruttando gli arbitraggi.

Ecco un esempio concreto di come operano questi trader.
L’aspetto principale dell’arbitraggio consiste nel trovare dei disallineamenti nella valutazione del rischio, inerente ai diversi strumenti finanziari che operano sulla stessa societa’.

Per operare sulle grosse societa’ si possono comprare o vendere (anche allo scoperto) azioni, titoli obbligazionari e opzioni call o put. In questo caso utilizzare una combinazione fatta di azioni e opzioni potrebbe essere meno efficiente che utilizzare un arbitraggio tra bond e opzioni. Il prezzo dell’azione infatti e’ una misura del valore dell’azienda mentre bond e opzioni, quando le aziende versano in difficolta’, misurano piu’ correttamente il rischio vero e proprio e hanno una correlazione che permette un investimento maggiormente protetto.

Gli arbitraggisti quindi possono misurare la differenza (spread) tra il prezzo delle obbligazioni, direttamente collegato al rischio di default e quello delle opzioni, influenzato dalla volatilita’. Se i bond sono poco costosi rispetto alla volatilita’ delle opzioni put, la strategia piu’ conveniente puo’ essere quella di comprare sia i primi che le seconde. In caso l’azienda non fallisca, l’investitore incassa un lauto interesse sui bond piu’ il capitale alla scadenza e paga il premio sulle opzioni mentre in caso di fallimento il rischio viene protetto dalla scommessa al ribasso (put).

Tra le opportunita’ offerte dal mercato americano per questo tipo di operazioni, John Chiang, analista del mercato dei derivati presso la banca di investimento Salomon, segnala Amazon.com (AMZN – Nasdaq).

Se invece l’arbitraggista valuta care le obbligazioni rispetto alla volatilita’ sulle opzioni, la strategia corretta puo’ essere quella di vendere i bond e vendere opzioni put, out of the money*. In questo caso se l’azienda non fallisce l’investitore perde sugli interessi e il capitale dell’obbligazione ma guadagna dall’aver venduto opzioni con un prezzo elevato, dovuto al fatto che la volatilita’ e’ alta. Se invece la societa’ dichiara il fallimento, l’arbitraggista guadagna quanto incassato dalla vendita allo scoperto dei bond e paga la perdita sui titoli azionari dovuta al fatto di avere una posizione corta sulle put.

Le azioni, attualmente candidate a questo tipo di strategia secondo gli analisti sono: Nextel (NXTL – Nasdaq), Lucent Technologies (LU – Nyse) e Corning (GLW – Nyse).

(*) put out of the money: con un prezzo di esercizio inferiore alla quotazione attuale.

(*) Francesco Leone e’ analista per Wall Street Italia