Economia

Eni chiude in rialzo in borsa dopo la joint venture con il Qatar. La nostra analisi tecnica sul titolo

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Lo scorso weekend Eni è entrata nel più grande progetto al mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) in Qatar: la società italiana è stata infatti selezionata da Qatar Energy come nuovo partner internazionale per l’espansione del progetto North Field East, nel paese del Golfo. Il Ministro di Stato per gli Affari Energetici, presidente e amministratore delegato di Qatar Energy, Saad Sherida Al-Kaabi, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato ieri, nel corso di una cerimonia ufficiale, l’accordo di partnership per la creazione della nuova joint venture, chiamata progetto NFE.

L’accordo, che segna il completamento di un processo competitivo iniziato nel 2019, ha una durata di 27 anni. Si tratta di una mossa strategica per Eni, che rafforza la propria presenza in Medio Oriente ottenendo l’accesso a un produttore di Gnl leader a livello globale. Un accordo festeggiato oggi dai mercati: il titolo Eni ha aperto con un rialzo superiore all’1%, salvo poi chiudere la seduta borsistica di oggi in rialzo dello 0,28%, a quota 12,04 euro. Ecco l’analisi tecnica sul titolo dell’ufficio studi di FinanzaOnLine e Borse.it.

Analisi tecnica su Eni

Il quadro grafico di Eni rivela un rafforzamento delle pressioni al ribasso, dopo la violazione ribassista della settimana scorsa del precedente livello di supporto a quota 12,67 euro. L’azienda, dopo una lunga fase laterale, ha provato senza successo a superare al rialzo quota 14,59 euro, livello che ha ostacolato per ben tre volte una risalita delle quotazioni. Proprio da tale livello le quotazioni hanno invertito la rotta e la violazione al ribasso della media mobile a 200 periodi nelle ultime sedute ha aggravato la tendenza ribassista dei prezzi. Dall’8 di giugno Eni è in discesa del 16%, con un calo del 7% solo nell’ultima settimana. Da inizio anno il titolo sta battendo l’indice Ftse Mib, trovandosi in calo solo dell’1,1%. In caso di ulteriore debolezza i prossimi livelli di supporto che potrebbero impedire ulteriori cali sono posti prima a 11,8 € e poi a 11,50 €, area di minimo dello scorso novembre. Una discesa dei prezzi sotto tale livello potrebbe essere pericolosa in quanto il prossimo supporto si trova a quota psicologica degli 11 €. Al contrario, in caso di un ritorno della forza dei compratori sarà necessaria un’adeguata fase di accumulazione sui livelli attuali per vedere un rimbalzo dei prezzi. A tale proposito, i livelli di resistenza principali sono 12,57 € e l’area dei 13 €.

Sotto il profilo dell’analisi algoritmica i prezzi si trovano al di sotto delle medie mobili principali a 50 e 200 periodi, confermando la dinamica ribassista dei prezzi. I bruschi cali delle ultime settimane hanno innescato volatilità sul titolo. Nessun segnale di miglioramento dall’indicatore di direzione Parabolic Sar che si trova ancora in direzione short, evidenziando un sentiment negativo degli investitori.