L’aumento del prezzo del petrolio sta influenzando positivamente il titolo Eni che mette a segno un rialzo consistente a Piazza Affari, in vista anche della pubblicazione dei dati di bilancio, attesi per oggi al termine del consiglio di amministrazione.
I volumi sono elevati rispetto alla vigilia: 14 milioni di azioni scambiate finora contro i 19,5 milioni passati di mano nell’intera giornata di ieri.
Il titolo energetico è comunque in linea con tutto il comparto in Europa che cresce appunto sulla spinta del petrolio.
Il Brent, greggio di riferimento europeo, segna un future in crescita dell’1,3% a $25,64.
A spingere in alto le quotazioni del petrolio, e di conseguenza, le aspettative di guadagno per Eni, sono diversi fattori.
Tra questi, la notizia del calo delle scorte di magazzino in America.
Secondo i dati settimanali dell’Api (American Petroleum Istitute), infatti, i barili di riserva di greggio sono scesi di 6,2 milioni, quelli contenenti le benzine di 2,1 milioni e quelli contenenti i gasoli di 2 milioni.
Un altro fattore che porta su la quotazione del petrolio è l’inasprimento della tensione politica in Medio Oriente causato dall’assenza di Yasser Arafat al summit della Lega Araba di Beirut.
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