Economia

Enel: previsioni rialziste secondo l’analisi tecnica

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Giornata negativa per Enel che ha messo a segno un ribasso dello 0,61%, premessa non favorevole ad una evoluzione di breve termine al rialzo. L’ipotesi di nuovi rialzi verrebbe negata sotto il minimo registrato nell’ultima giornata, posizionato a 6,093 euro.

L’inizio di giornata è stato turbolento per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 6,098 euro, poco sopra il minimo del 14 aprile, per poi proseguire in ascesa nel corso della sessione e terminare a 6,173 euro, prossimo al valore più alto della seduta.
Lo scenario settimanale di Enel rileva un indebolimento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale rallentamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Analisi titolo Enel

Grafico giornaliero Enel - Tradingview
[/media-credit] Grafico giornaliero Enel – Tradingview

La struttura di medio periodo resta orientata al rialzo, mentre segnali di contrazione emergono per il breve periodo, da osservare la resistenza individuata a quota 6,200 – 6,220. Sicuramente da considerare al momento anche il ruolo funzionale di supporto offerto dalla zona a 6,153. Complessivamente il contesto generale potrebbe giustificare una continuazione della fase di consolidamento fino alla zona di minimo a 6,093.

Gli obiettivi di medio periodo risultano essere rialzisti e al cedimento del top del range di prezzo (6,200 – 6,220) il titolo potrebbe viaggiare al rialzo fino a zona 6,285. Successivamente i livelli di prezzo da considerare se dovessimo trovarci in condizioni di forte pressione rialzista sono: il livello in zona 6,425, il livello a quota 6,580 euro e infine 6,835 euro. Il ritorno in tale zona porterebbe il titolo ai livelli pre-guerra.

Considerando anche la possibilità di un contesto ribassista, alla rottura del minimo del range il primo livello da osservare è il supporto a 6,035 euro, in caso di rottura il livello a quota 5,835, il quale presenta una forte inefficienza di prezzo da colmare. Infine l’ultimo livello da considerare è il minimo di marzo a 5,290 euro, tale livello sarebbe l’ultimo baluardo a mantenere concrete le opzioni rialziste del titolo.