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ENEL POTREBBE USCIRE DALLA TELEFONIA MOBILE

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Enelguadagna a Piazza Affari l’1,38% a €6,46.

Il titolo ancora non sembra aver registrato reazioni in seguito alla notizia, data dalla rete tv USA CNN e rilanciata questa mattina da “La Repubblica”, secondo cui Enel cederà WIND nella sua totalità.

Il progetto che riguarda la società di telefonia mobile, e che ridurrebbe la presenza dello Stato italiano nella telefonia mobile, è in contraddizione con quanto si era saputo finora, e cioè che Enel avrebbe collocato sul mercato una quota non superiore al 20% di Wind.

Eppure il progetto è contenuto nel piano di privatizzazioni del Tesoro che fa parte del Programma di stabilità trasmesso ieri dal governo italiano a Bruxelles.

“Non dimentichiamo – dice a Wall Street Italia l’operatore di una Sim straniera che opera in Italia e che chiede l’anonimato – che il Tesoro, e quindi il governo italiano, detiene il 68,26% di Enel”.

L’operatore traccia dunque questa scaletta: “Enel viene costretta a cedere Wind; incassa soldi; promuove un superdividendo straordinario alla luce dei nuovi introiti; il governo, primo azionista, incamera a sua volta soldi, sia pure al prezzo dell’uscita da un settore importante come quello della telefonia mobile”.