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ENEL ESCE DAL GUADO DI FRANCE TELECOM

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Enel resta sotto i riflettori. Il titolo mercoledì ha perso circa il 3,5% con volumi più che triplicati rispetto alla media (47 milioni di pezzi rispetto alla media giornaliera di 14 milioni) e anche stamani ha aperto in forte ribasso per poi recuperare la parità, grazie alla virata che ha interessato tutto il mercato, energetici compresi.

I ribassi hanno seguito prima le indiscrezioni e poi la decisione di France Telecom di vendere la quota del 26,2% di Wind per far fronte ai problemi di liquidità che da tempo affliggono l’operatore telefonico francese. Ft conta di ricavare €8 miliardi dalla cessione della partecipazione Wind assieme alla cessione della partecipazione nel consorzio per la telefonia satellitare.

Secondo quanto riportano i documenti , France Telecom può esercitare un’opzione di vendita sulla quota in Wind nel caso in cui Enel, azionista di maggioranza dell’operatore mobile, prenda decisioni senza il suo consenso, nei casi di situazioni di stallo, inadempienza (mancato pagamento) o cambi nel controllo degli azionisti.

Un portavoce ha comunicato che i rapporti tra le due società rimangono al momento ottimi ma sarebbero stati avviati colloqui per discutere della cessione.

Secondo alcuni analisti l’acquisto da parte di Enel della quota di Wind comporterebbe un esborso pari a €4-€5 miliardi per una valutazione complessiva di Wind pari quindi a circa €15-€20 miliardi.

Secondo gli stessi analisti Wind varrebbe invece meno, sui €12 miliardi. Ciò comporterebbe una diminuzione di valore di Enel se FT dovesse quindi esercitare l’opzione e di conseguenza una diminuzione degli utili.

In caso di acquisto forzato della quota di Ft, Enel dovrebbe rivedere quindi il dividendo, per ora garantito dagli incassi della vendita delle Genco, e che in questi primi anni a Piazza Affari hanno garantito un discreto appeal al titolo energetico.

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