La situazione che stiamo affrontando è grave, l’Europa non può voltarsi dall’altra parte. Questo in sintesi il messaggio recapitato da Roma a Bruxelles, tramite l’ambasciatore Maurizio Massari sull’emergenza migranti. Situazione che è peggiorata negli ultimi giorni con gli sbarchi che hanno toccato quota 12 mila nelle ultime 48 ore.
Massari, nel suo incontro con i commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos Avramopoulos, ha evidenziato che la situazione è ai limiti della capacità di gestione, con un impatto sulla vita socio-politica del Paese.
Per questo l’Italia potrebbe chiudere i propri porti alle navi coinvolte nelle operazioni di salvataggio. Un blocco che non riguarderebbe le navi degli altri Paesi coinvolte nelle operazioni Ue nel Mediterraneo, ma soltanto quelle delle Ong. Sarebbe una mossa clamorosa, ma resa necessaria “dall’insostenibilità della situazione”
“Siamo in queste ore alle prese con la difficile gestione dei flussi migratori. Un Paese intero si sta mobilitando, si sta impegnando per governare i flussi e per contrastare i trafficanti. Non per soffiare sul fuoco ma per chiedere al alcuni paesi europei di smetterla di girare la faccia dall’altra parte perchè questo non è più sostenibile”, ha aggiunto ieri il premier Paolo Gentiloni intervenendo al congresso della Cisl.
Oggi il capo del governo porterà la questione a Berlino, dove ci sarà un mini-vertice con Angela Merkel ed Emmanuel Macron in vista del G20 che si terrà il 7 e 8 luglio ad Amburgo. Ci saranno anche i due presidenti Ue, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, oltre al premier spagnolo Mariano Rajoy.