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ELEZIONI USA: I MERCATI SONO OTTIMISTI

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Il caos che circonda ancora le elezioni presidenziali americane potrebbe, secondo Ed Kerschmer, capo delle strategie globali di UBS Warburg, far scendere ulteriormente le valutazioni, almeno nel breve termine.

I mercati hanno pero’ raggiunto il livello piu’ basso dalla crisi finanziaria del 1998 e lo stratega prevede che il 2001 offra le piu’ attraenti possibilita’ degli ultimi 20 anni.

In una nota ai suoi clienti, Kerschmer sottolinea che “i titoli tecnologici delle societa’ ad alta capitalizzazione sono giunti ora a livelli estremi di sottovalutazione”.

Venerdi’, dopo la decisione del tribunale della Florida di interrrompere il conteggio dei voti, il panorama si era fatto negativo per i mercati mobiliari, ma ora l’incertezza sull’identita’ del nuovo presidente degli Stati Uniti e’ quasi del tutto svanita, almeno per il mercato che ha iniziato la settimana in positivo, in attesa dei risultati della Corte Suprema.

Secondo Larry Wachtel di Prudential Securities sembra che si stia dando per scontata la vittoria di George Bush e se le elezioni verranno risolte a suo favore ci si deve aspettare un rally di fine anno per i mercati.

Previsioni positive anche per Bill Meehan, capo analista di mercato di Cantor Fitzgerald, che commenta che, poiche’ il mercato ha mantenuto le posizioni raggiunte venerdi’, ci si debba aspettare un ulteriore rialzo. A meno che Al Gore non abbia un asso nella manica.

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA
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