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ELEZIONI USA: GORE IN CORSA CONTRO IL TEMPO

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David Boies, l’avvocato di punta dei democratici, ha chiesto questa mattina alla Corte suprema della Florida di autorizzare immediatamente il conteggio manuale di circa 14.000 schede scartate dalle macchine. La maggioranza repubblicana in parlamento studia il modo per incoronare Bush.

E’ rimasto a riflettere un giorno intero Boies, in stretto contatto con la squadra di Al Gore; quindi ha deciso che non si poteva attendere sino a sabato, la data che il tribunale di primo grado ha indicato per decidere se autorizzare la conta delle schede.

I voti, ricordano i democratici, vanno contati subito, o sara’ fatica sprecata: entro il 12 dicembre la Florida dovra’ indicare alle autorita’ federali il nome del candidato che ha ottenuto i 25 grandi elettori.

I repubblicani hanno giocato sapientemente l’arma dell’ostruzionismo. Gli avvocati hanno ottenuto che siano fatti pervenire nella capitale dello stato, Tahallassee, non solo le 14.000 schede contestate, ma tutte quelle delle contee al centro della querelle elettorale, pari a oltre un milione.

Ricontarle tutte sarebbe un’impresa che richiederebbe settimane, un lusso che i democratici sanno di non potersi permettere.

Gore ha puntato tutte le sue carte sulla Corte suprema della Florida, presso la quale aveva gia’ ottenuto un’importante vittoria, riuscendo a sbarrare la strada al segretario di stato repubblicano Katherine Harris.

I voti stanno viaggiando su un furgoncino scortato dalla polizia e sotto le telecamere di tutti i principali network americani.

La risposta dei sette giudici della Corte suprema potrebbe arrivare gia’ entro la giornata di oggi.

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