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Editoria, E-Polis: crack, evasione e manette per tutti

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Roma – Una evasione fiscale da 9 milioni di euro, sette denunce tra i vertici aziendali e gli amministratori per violazioni penali alla normativa fiscale. E’ il primo bilancio dell’indagine condotta a tutto campo dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari e diretta dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, volta a far luce sulle responsabilità del dissesto finanziario che ha portato al crac del gruppo editoriale E-Polis.

Il nucleo di polizia tributaria di Cagliari ha portato a termine una prima tranche delle investigazioni economico-finanziarie avviate “per riscontrare la pista dell’evasione fiscale quale sintomo prodromico del dissesto aziendale” e gli accertamenti di natura tributaria fatti dalla guardia di finanza hanno fatto luce sulla gestione societaria.

Sono stati passati al setaccio i bilanci della E-Polis e della sua concessionaria della pubblicità Publiepolis, dal 2006 al 2010. Dalle verifiche fiscali è emersa un’evasione fiscale per 9 milioni di euro e sono stati denunciati alla Procura della Repubblica 7 responsabili, tra i vertici aziendali e gli amministratori delle società in questione.

Infine, è stato eseguito un sequestro preventivo dei beni degli indagati per la somma equivalente a quella dell’evasione fiscale: le Fiamme Gialle di Cagliari, in collaborazione con i reparti di Roma, Napoli, Milano, Lecco, Como, Aosta, Genova e Caserta, hanno quindi “congelato” i conti correnti, le disponibilità di titoli, quote e prodotti finanziari e messo i suggelli ad autoveicoli, terreni, ville e appartamenti, per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Nel corso dell’operazione “Press”, sono stati notificati gli avvisi di garanzia agli indagati che, secondo l’accusa, dovranno rispondere del reato di omesso versamento di ritenute certificate ai fini fiscali.

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La storia di E-Polis, secondo Wikipedia:

È stata fondata dall’imprenditore Nicola Grauso nel 2004. Ha iniziato pubblicando due testate giornalistiche locali legate alla Sardegna, Il Giornale di Sardegna e Il Nord Sardegna, in seguito riunite in Il Sardegna.

Nel corso del 2006 l’editore ha lanciato una serie di giornali locali che condividono con la redazione cagliaritana le pagine nazionali, mentre redazioni distribuite nelle varie città producono le pagine relative al territorio interessato. Sono così nati Il Padova (21 febbraio 2006), Il Venezia e Il Mestre (2 marzo 2006), Il Treviso (14 marzo 2006), Il Vicenza (16 marzo 2006), Il Verona (21 marzo 2006), il Bergamo (23 marzo 2006), Il Brescia (30 marzo 2006), Il Firenze (20 giugno 2006), Epolis Roma e Epolis Milano (28 settembre 2006), e infine Il Bologna e Il Napoli (6 dicembre 2006).

L’intero gruppo E Polis dichiarava nell’ottobre 2006 una tiratura di circa 780.000 copie, con 136 giornalisti (di cui 40 nella redazione cagliaritana).

Il 20 luglio 2007 a causa di una crisi economica della società, le pubblicazioni di tutti 15 quotidiani E Polis furono sospese. Il 2 agosto dello stesso anno i dipendenti del gruppo furono messi in Cassa integrazione, condizione ribaltata poche settimane dopo, nel settembre 2007 quando la società venne rilevata dall’imprenditore trentino Alberto Rigotti[1] (presidente della Abm Merchant) che siglò con Grauso un protocollo d’intesa per il rilancio del gruppo editoriale.[2][3][4] L’accordo ha determinato un aumento di capitale, la conferma alla linea editoriale e l’estensione del network di quotidiani.

Con il nuovo assetto societario a far parte del Consiglio di Amministrazione della società e della concessionaria pubblicitaria (che prende il nome di PubliEpolis) era entrato anche il senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri.[5] Il 1 gennaio 2008 Antonio e Gianni Cipriani, direttore responsabile e condirettore dei quotidiani “E Polis” lasciarono entrambi la direzione dei quotidiani; al loro posto subentrò il giornalista Vincenzo Cirillo, ex Repubblica. Nel febbraio del 2008 anche Dell’Utri si dimise in maniera irrevocabile da E Polis e dalla concessionaria pubblicitaria.[6] Nel 2008 E Polis ha avviato una campagna pubblicitaria sulle reti televisive nazionali[7] e registrato una diffusione media certificata di 471.757 copie.[8] salita a 487.775 nel settembre 2009 [9].

Il 31 marzo 2008, il network E Polis si è arricchito di due nuove edizioni locali: E Polis Torino e Il Bari.

Le pubblicazioni vengono sospese da fine luglio 2010. Il 9 settembre 2010 viene eseguito lo sfratto dalla sede cagliaritana e il 21 settembre 2010 la stessa sede chiude[10]. Nel gennaio 2011 viene ufficializzato il fallimento dell’azienda[11].