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ECONOMIE IN STALLO, ECCO L’OUTLOOK PER QUEST’ANNO

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono calati in linea con i ribassi dei mercati azionari. Questa mattina sono usciti importanti dati macro relativi alla crescita dei principali paesi dell’area nel secondo trimestre. Il Pil tedesco è risultato migliore delle attese evidenziando però una contrazione dello 0,5% t/t. Si è trattata della prima contrazione da quasi quattro anni. Ha sorpreso invece il calo del Pil francese che era atteso in lieve rialzo. La contrazione è stata dello 0,3% t/t. In linea con le attese il Pil spagnolo cresciuto dello 0,1% t/t.

Sul fronte inflazione il dato finale dei prezzi al consumo tedeschi di luglio è risultato superiore alla stima flash, +3,5% a/a. Si tratta di un nuovo livello record da quando il dato armonizzato viene calcolato. Sul decennale il nuovo livello di supporto si colloca al 4,18%, la resistenza al 4,25%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo in una giornata di relativa stabilizzazione dei corsi azionari dove la continuazione del calo del settore finanziario è stato bilanciato dal recupero del comparto energetico, grazie al forte rialzo del greggio. Sul fronte macro i dati sulle vendite al dettaglio di luglio hanno confermato le attese, evidenziando una penalizzazione ancora del comparto auto, verosimilmente conseguenza anche del restringimento del credito al consumo da parte delle banche.

Complessivamente il mese di luglio ha evidenziato come il supporto dei rimborsi fiscali abbia favorito le principali voci di spesa, ma allo stesso tempo non ha dissolto i timori di un rapido rientro del supporto di tali rimborsi nei prossimi mesi. Nel frattempo la perdurante crisi del credito sta costringendo a continuare sulla strada delle dismissioni di asset. E’ il caso ad esempio di Lehman che sarebbe in trattative per la vendita di titoli aventi come sottostanti immobili ad uso commerciale per un valore di circa 14Mld$.

Sul fronte macro confermiamo come il quarto trimestre presenti il rischio di rallentamento più marcato della crescita. Su ottica semestrale pertanto confermiamo l’aspettativa di un trend ribassista dei tassi a lungo termine. Nel breve sarà ancora da monitorare la tenuta del supporto di 1270 in termini di indice S&P500. Sul fronte obbligazionario il supporto di breve sul decennale passa ancora a 3,87%.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro in seguito al recupero del prezzo del greggio. Le due variabili continuano ad essere fortemente correlate in un nesso di causa-effetto che sta vedendo come mover principale il petrolio e come variabile dipendente il biglietto verde. E’ stata pertanto confermata la tenuta del supporto a 1,4830. Confermiamo la successiva resistenza in area 1,4950/1,50. Dopo il marcato apprezzamento della giornata precedente, lo Yen si è deprezzato vs Dollaro ed Euro. Verso Dollaro il cross rimane all’interno del range 110,40 – 108,35, rispettivamente importanti livelli di resistenza e supporto. Il cross verso Euro trova l’importante livello di supporto a 161,40 e resistenze a 164,20 e 165.

Materie Prime: marcato rimbalzo del greggio tornato in prossimità dei 117$/barile dopo l’inatteso e forte calo delle scorte di benzina e distillati Usa. Le scorte di benzina sono calate di 6,9Mln barili la scorsa settimana. Si tratta del calo più marcato dall’ottobre 2002. Il rimbalzo del greggio ha innescato un rialzo generalizzato dell’intero comparto (con alcune eccezioni negative). Tra i metalli industriali in evidenza il nichel (+8%) e rame (+4%), male il piombo (-3%). Rimbalzo anche per i metalli preziosi. Tra gli agricoli in evidenza grano (+7,6%), mais (+5,9%) e soia (+4,1%).

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