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ECONOMIA USA: CONSUMI E PETROLIO I RISCHI MAGGIORI

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L’impatto che l’attentato di martedi’ potra’ avere sull’economia americana non sara’ necessariamente negativo.

Le risorse che il governo americano stanziera’ per la ricostruzione dell’area distrutta, infatti, non potranno che avere un effetto benefico.

Inoltre, un eventuale impegno bellico da parte degli Stati Uniti e degli alleati europei trascinerebbe il settore della difesa, con tutto l’indotto, cioe’ tutte quelle piccole imprese che ruotano intorno a colossi come Boeing o Honeywell e che producono su commessa specifici componenti.

I risvolti negativi, invece, potrebbero venire da componenti emotive come la fiducia dei consumatori, gia’ scesa fortemente oltre le aspettative in settembre al minimo degli ultimi 8 anni e mezzo.

Anche i mercati azionari potrebbero subire inizialmente forti perdite a causa dell’emotivita’ del momento.

Inoltre, un eventuale attacco a un paese arabo produttore di petrolio, o, piu’ in generale, la crescita delle tensioni tra occidente e medio oriente, potrebbero far salire il prezzo del greggio.

Se i costi dell’energia dovessero impennarsi nuovamente, uniti al calo della fiducia dei consumatori, allora il rischio di recessione sarebbe concreto.