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ECONOMIA: LA STRETTOIA TRA CRESCITA E INFLAZIONE

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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di interesse sono scesi su tutta la curva, con lo spread 2-10 anni che si è portato a 3 pb. A pesare sui rendimenti a breve è stato soprattutto il forte calo del mercato azionario. Le tensioni sul mercato del credito continuano a tenere elevato il tasso Euribor a tre mesi, ieri fissato a 4,95%, rimanendo sui massimi di dicembre 2007.

Sul fronte inflazione invece le breakeven inflation dei linkers hanno registrato un ulteriore rialzo confermando i timori di ulteriori spinte inflattive. Intanto il Pmi manifatturo di giugno ha confermato il preliminare rimanendo sotto quota 50, così come il dato italiano e spagnolo ha continuato il trend calante degli ultimi mesi sotto la soglia 50. Nella giornata odierna gli operatori resteranno in attesa della riunione della Bce di domani e di alcuni dati macro statunitensi.

Nel frattempo questa mattina Deutsche Bank ha smentito le voci di un imminente aumento di capitale dichiarando che i dati trimestrali del secondo trimestre (attesi il 31 luglio) evidenzieranno un utile. Segnaliamo inoltre come, dopo la pubblicazione dei relativi dati sul Pil del primo trimestre, la Danimarca risulti il primo paese europeo ad essere entrato tecnicamente in recessione, avendo registrato un calo del Pil anche nel quarto trimestre del 2007. Sul decennale il supporto resta a 4,56% e la resistenza a 4,70%.

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Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia del recupero dei listini azionari trascinati dal settore finanziario oltre che dalla positiva performance di General Motors, dopo i dati sulle vendite di giugno che sebbene in calo, sono risultati migliori delle attese. L’indice S&P500 ha praticamente eguagliato il minimo del 2008 realizzato a metà marzo. Contemporaneamente i mercati azionari sono stati supportati anche dalle indicazioni positive dell’Ism manifatturiero, tornato nuovamente sopra quota 50 con allo stesso tempo un forte incremento della componente prezzi pagati.

L’attenzione degli operatori rimane focalizzata comunque principalmente sul tema inflazione: ieri Lockhart, membro non votante della Fed, ha enfatizzato i rischi inflattivi pur in un contesto di crescita del secondo semestre attesa in recupero solo marginale rispetto alla prima parte dell’anno.

In questa fase appare importante la verifica della tenuta dei minimi dell’anno sui mercati azionari prima del periodo più caldo rappresentato da quello in cui saranno pubblicate le trimestrali bancarie (approssimativamente metà luglio). In tale contesto i bond potrebbero confermare la tenuta del livello di 3,90% sul decennale prima dei dati sul mercato del lavoro di domani.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro in attesa della riunione della Bce di domani, attesa chiarire l’atteggiamento della banca centrale dopo il possibile rialzo di 25pb. Nel breve rimane confermata la resistenza a 1,5850. Il Dollaro/Yen continua a rimanere al di sopra dell’importante supporto 105 con la resistenza collocata a 106,50. L’Euro/Yen sembra aver trovato un livello di supporto intermedio in prossimità di 166,10. La resistenza più vicina si colloca a 168.

Materie prime: rimane in prossimità dei livelli record il prezzo del greggio dopo che l’IEA (International Energy Agency) ha annunciato che nel 2010 sarà raggiunto il picco del surplus di produzione che poi dovrebbe gradualmente essere eroso fino al 2013. Contrastati gli industriali con i rialzi superiori all’1% di rame ed alluminio ed i cali di nichel (-1,8%) e piombo (-1,4%). In rialzo i metalli preziosi favoriti dalla debolezza del Dollaro e dai timori di un possibile attacco israeliano contro l’Iran. Tra gli agricoli nuovo record della soia sopra i 16$/bushel su timori di danni alla produzione Usa causati dalle inondazioni. Forte balzo dello zucchero (+4,7%) su calo della produzione brasiliana, -14% a/a.

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