Economia

Ecobonus auto: ripartono oggi i bonus per i modelli green, validi anche per l’usato

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Al via da oggi, lunedì 2 agosto, i nuovi incentivi Ecobonus per l’acquisto di auto ecologiche previsti dal decreto Sostegni bis.  A partire dalle ore 10, tornerà ad essere attiva la piattaforma del ministero dello Sviluppo economico  per prenotare i bonus per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni fino a 135 g/km di CO2, con e senza rottamazione, mentre dal 5 agosto potranno essere richieste le agevolazioni per i veicoli commerciali e speciali.

Incentivi auto nuove

La dotazione complessiva per il bonus auto prevista dal decreto Sostegni Bis è di 350 milioni di euro, che andranno a rifinanziare il fondo automotive secondo una precisa ripartizione:

– 200 milioni per acquistare veicoli con emissioni comprese tra 61-135 g/km CO2, con un contributo è di 1.500 euro ed esclusivamente con rottamazione;

– 60 milioni per ottenere l’extrabonus ed acquistare veicoli con emissioni comprese tra 0-60 g/km CO2, con contributo fino a 2.000 euro in caso di rottamazione e 1000 euro senza rottamazione;

– 50 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali e “speciali”: 15 milioni esclusivamente per i veicoli elettrici; 40 milioni per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati, di classe Euro non inferiore a 6 ed emissioni fino a 160 g/km di CO2.

Incentivi auto usate

Rispetto al passato la novità principale riguarda però lo stanziamento di 40 milioni di euro dedicato alle auto usate, benzina o diesel, di classe Euro non inferiore a 6 ed emissioni fino a 160 g/km.

Per accedere a questo incentivo, non ancora operativo e per il quale sono necessarie alcune modifiche tecniche della piattaforma, sarà necessario rottamare una vettura immatricolata da almeno 10 anni.

Come richiedere l’ecobonus auto

Per accedere all’incentivo sarà semplicissimo: basterà affidarsi al venditore che richiederà l’incentivo a fronte dell’acquisto di un’auto e/o della rottamazione del proprio veicolo.

Il rifinanziamento dell’ecobonus “è un passo che va nella direzione giusta: favorire la trasformazione tecnologica, fornire risposte concrete anche alle categorie più in difficoltà e rimettere in piedi produzione, commercio e servizi in un settore tra i più importanti del nostro paese” ha sottolineato il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto.

Al leader della Cgil, Maurizio Landini la misura on basta: “le aziende che, in modo da Far west, hanno aperto procedure di chiusura di stabilimenti, sono tutte del settore automotive, quindi è evidente come sia necessario che su quel settore si faccia un provvedimento straordinario”, afferma, chiedendo quindi un incontro al premier Mario Draghi.