Economia

Ecco perché l’euro è una trama delle lobby

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – “Con l’Euro c’è stato un colpo di Stato. I poteri iniziali degli Stati sono stati sostituiti dai doveri decisi da Commissione”. Così è intervenuto Giuseppe Guarino, professore emerito di diritto amministrativo all’Università La Sapienza, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio24.

A Minoli, che gli chiedeva di spiegare perché sostiene che con la creazione dell’Euro c’è stato un colpo di Stato, Guarino ha detto: “E’ molto facile individuarlo, se uno lo chiarisce è molto facile. Perché la disciplina elaborata da Pohl, da Delors e da Carli, ed approvata da tutti gli Stati con le procedure di approvazione dei Trattati, era fondata su due poteri, perché tu non puoi dire la crescita, devi conferire i poteri per realizzare la crescita”.

[Ascolta intervento]

“E questi poteri erano esattamente individuati, erano che ciascuno Stato poteva elaborare, doveva elaborare la propria politica economica in funzione della crescita, nell’elaborare la propria politica economica in funzione della crescita avrebbe potuto indebitarsi”.

“I padroni del mondo”: compra una copia

Sfoglia l’indice e acquista l’ebook

“Ed invece questi due poteri sono stati eliminati. E una cosa importante, che sono stati sostituiti da due doveri: il primo dovere, realizzare il pareggio di bilancio a medio tempo, il secondo dovere, di realizzare il pareggio di bilancio a medio tempo seguendo un programma prestabilito dalla Commissione”.

UNITI, FRANCIA E MEDITERRANEO SAREBBERO SECONDA ECONOMIA DEL MONDO

“La soluzione, secondo me, è in due tappe”. In merito al Trattato di Lisbona [che ha apportato ampie modifiche al Trattato sull’UE e al Trattato che istituisce la Comunità europea, ndr], il Professore ha spiegato ai microfoni di “Mix24”: “Intanto esigere la rigorosa applicazione del Trattato di Lisbona e se viene emesso un ordine, un’indicazione o qualche cosa che ci riguarda, bisogna dire ’dimmi la norma in base alla quale tu mi chiedi questo’”.

“Secondo punto: se non facciamo nulla, il principio del pareggio di bilancio continua a sacrificare l’economia di ciascuno Stato; se invece vogliamo trovare una soluzione, la soluzione è soltanto quella dell’unità politica; ma intanto ci si può indebitare per rilanciare l’economia. È impossibile immaginare che da 16 anni, da 15 anni, noi non applichiamo in realtà la norma che dovremmo applicare, il Trattato, e applichiamo delle norme che nessuno Stato aveva approvato.”

Alla domanda di Minoli se sia necessario che qualche politico riprenda il sopravvento e faccia valere l’interesse dei popoli in Europa, Guarino ha detto: “Ma il primo compito dei politici di oggi è di essere implacabili nell’esigere l’applicazione del Trattato.”

Minoli ha allora incalzato il professiore: “Questo ci dobbiamo aspettare da Letta in Europa?” che ha risposto: “Io penso che il politico che prende queste iniziative in questo senso, potrà avere un grande sviluppo, perché dall’Italia il fenomeno si allargherà agli altri Paesi, e dico una sola cosa: riuscissimo ad unire i quattro Paesi mediterranei che vengono di solito indicati, la Grecia, la Spagna, il Portogallo e l’Italia, e aggiungiamo la Francia, saremmo la seconda economia del mondo.”
(Agenzie)