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Ecco le tre ipotesi per evitare il default della Grecia

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato tedeschi e swap ieri hanno registrato un rialzo in particolare sulla parte a lunga della curva, in un contesto positivo per i listini azionari.

Gli spread sui periferici, che, ad eccezione della Grecia, nella giornata di ieri si erano ristretti leggermente, hanno ripreso a salire in mattinata dopo che la riunione dei ministri finanziari dell’Ue si è conclusa con un nulla di fatto. E’ stato pertanto fissato un nuovo incontro straordinario domenica sera a Lussemburgo, prima degli incontri già previsti per il 20-21 ed il vertice dei leader Ue del 23-24 giugno.

Prima di tale appuntamento è previsto l’incontro tra la cancelliera Merkel ed il presidente francese Sarkozy a Berlino il prossimo venerdì. Oggetto delle discussioni sarà sicuramente la risoluzione della questione greca.

Secondo un articolo pubblicato da Ft, che cita un documento della commissione europea, sarebbero tre le ipotesi in discussione per la Grecia.

La prima opzione, appoggiata principalmente dalla Germania prevedrebbe un’iniezione di liquidità da 20 Mld€ da parte dei governi dell’area euro nelle principale banche greche ed un allungamento di sette anni dei titoli in portafoglio tramite un “debt exchange”.

La seconda e la terza opzione, appoggiate da Bce e Francia, prevederebbero, invece, proposte improntate allo schema della “Vienna initiative”, ovvero una sostituzione volontaria dei titoli in scadenza, che renderebbe meno probabile il rischio di un default.

Sul tema Grecia ha parlato anche ieri il governatore della Banca d’Italia, Draghi, il quale si è allineato alla posizione già espressa da Trichet, dichiarandosi contrario ad una ristrutturazione e favorevole ad un coinvolgimento del settore privato solo qualora questo avvenga su base esclusivamente volontaria.

Sul fronte aste la Germania collocherà fino a 6 miliardi di titoli biennali mentre il Portogallo emetterà bills per 750 Mln€. Attesa anche l’emissione da 5Mld€ del nuovo titolo decennale da parte del fondo Efsf, il cui tasso di rendimento è indicato in area 17pb sul tasso midswap.

Negli Usa tassi di mercato in sensibile rialzo, soprattutto sul comparto decennale, in corrispondenza da un lato del recupero dei listini azionari e dall’altro del forte richiamo di Bernanke sulla necessità di innalzare il tetto del debito. L’indice S&P ha registrato un rialzo di oltre l’1%, supportato da tutti i principali settori, in modo particolare da quello delle materie prime.

Al clima più ottimista ha contribuito anche il dato sulle vendite al dettaglio di maggio, risultato migliore delle attese malgrado il calo del comparto auto, verosimilmente determinato dalla carenza di forniture nipponiche. Il maggior ottimismo è stato confermato anche dal contestuale recupero di alcune importanti materie prime come ad esempio il rame, più che bilanciando il potenziale effetto negativo che poteva derivare dall’ennesimo rialzo del tasso di riserva obbligatoria da parte della banca centrale cinese.

Bernanke ha richiamato i membri del Congresso a raggiungere un accordo sull’innalzamento del tetto del debito entro il 2 di agosto. In caso contrario le conseguenze sui mercati potrebbero essere a suo avviso notevoli.

Valute: euro in deprezzamento vs dollaro sulla scia del mancato accordo nel corso del vertice straordinario dei ministri finanziari, cui si è aggiunta oggi la notizia del possibile downgrade di banche francesi da parte di Moody’s.

Primo supporto di breve a quota 1,4350, prima di ipotizzare un’estensione del movimento fino ad area 1,4250. Yen in lieve deprezzamento vs dollaro contro cui il probabile supporto si colloca in area 80 con lo sfondamento di quota 79,5 come possibile segnale ribassista.

Materie Prime: giornata di rialzo per la maggior parte delle commodity trainate dai dati sulle vendite al dettaglio negli Usa e sulla produzione industriale cinese.

Positivi gli energetici, con l’eccezione del gas naturale, tra cui il greggio (+2,1%). Il rialzo di quest’ultimo è stato favorito dal declino delle scorte, che secondo l’Api, sono al livello più basso da 7 settimane.

In rialzo i metalli industriali come rame (+2,95%). Preziosi in rialzo con l’oro a +0,6% e l’argento a +1,94%.

Misti gli agricoli con in rialzo il cacao (0,4%) dovuto a tensioni dal lato dell’offerta e in ribasso il mais (-3,4%) per le migliori condizioni meteo negli Usa.

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