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E ADESSO E’ IL DOW AD ACCELERARE LE PERDITE

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Dopo la parentesi dello scorso venerdi’, quando le borse Usa avevano registrato una performance euforica, a Wall Street e’ tornato il pessimismo. La settimana si e’ conclusa infatti con gli indici in forte calo.

Il Dow Jones ha chiuso a 8.654,53 punti, perdendo il 7,41% rispetto alla chiusura di venerdi’ scorso. Un calo cosi’ consistente non si registrava dalla settimana seguita agli attentati terroristici dell’11 settembre. Il Nasdaq ha chiuso a quota 1.373,56, con una perdita del 5,16% su base settimanale, e l’S&P500, infine, si e’ attestato a 921,14 (-6,84%).

A scatenare la nuova ondata di vendite sono stati ancora una volta gli scandali contabili. Questa volta le societa’ coinvolte sono le farmaceutiche Merck (MRK – Nyse) e Bristol-Myers (BMY – Nyse).

Non ha sortito l’effetto sperato il discorso del presidente Bush sull’etica della “corporate America”.

I mercati azionari:

Come era prevedibile, il settore farmaceutico (DRG) e’ stato tra i piu’ penalizzati (-8,21%). A determinarne la perdita, in particolare, lo scandalo contabile da $12,4 miliardi di Merck (MRK – Nyse). Nell’occhio del ciclone anche Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse), sospettata dalla SEC (la Consob americana) di aver gonfiato le vendite del 2001 di circa $1 miliardo.

Male anche i semiconduttori(SOX)(-4,8%), colpiti dai giudizi negativi di diverse banche d’affari. Tra le altre, Merrill Lynch prevede che il fatturato trimestrale delle societa’ di chip sara’ in calo mediamente del 2% rispetto al trimestre scorso. Riesce a contenere le perdite Intel (INTC – Nasdaq).

In discesa i finanziari DJ_FIN(-5,79%). Sul settore ha pesato il giudizio negativo della banca d’affari Morgan Stanley su Citigroup (C – Nyse), a causa dell’esposizione nei confronti di WorldCom (WCOME – Nasdaq).

Molto pesante la perdita del comparto software(GSO), che ha ceduto il 10%. Ai giudizi negativi di alcuni broker si sono aggiunte le previsioni pessimistiche di Oracle (ORCL) e SAP AG (SAP – Nyse).

A distinguersi, in positivo, il settore della telefonia. L’indice dei titoli telefonici XTC ha messo a segno un guadagno del 2,18, nonostante il crollo di Qwest (Q – Nyse), al centro di un’indagine di natura penale. Il comparto ha beneficiato in particolare dei risultati positivi del gigante delle infrastrutture per tlc Juniper Networks (JNPR – Nasdaq).

Per quanto riguarda gli hardware (GHA) la perdita e’ stata piu’ contenuta (-2,37%). A permettere di limitare le perdite, le previsioni confortanti del produttore di pc Dell (DELL – Nasdaq), che ha rivisto al rialzo le stime sugli utili e sulle vendite.

Perdite molto pesanti, per il settore auto (DJ_ATO) (-11,5%), colpito dalla nota negativa di Banc of America su General Motors (GM – Nyse) e Ford (F – Nyse).
































Performance settimanale dei listini
americani
Indici Settimana del 28/6 Settimana del 5/7 Settimana del 12/7
S&P500 +0,46 (+0,05%) -0,79 (+0,07%) -67,64 (-6,84%)
DJIA +2,21 (+0,02%) -136,24
(-1,47%)
-694,97 (-7,41%)
Nasdaq
Comp.
+24,02
(+1,67%)
-14,85 (-1,01%) -74,86 (-5,17%)
Fonte dati: Ufficio Studi
WallStreetItalia

I numeri sono relativi ai punti persi o guadagnati dai listini nella settimana di riferimento, mentre tra parentesi vengono riportate le performance percentuali.

I dati macroeconomici pubblicati in settimana:

  • Prezzi import/export. I prezzi import nel mese di giugno hanno registrato il primo calo dell’anno. Il recente deprezzamento del dollaro, quindi, non ha ancora influito sulla pressione inflazionistica dei beni importati.
  • Scorte di magazzino all’ingrosso. Il dato ha registrato il primo aumento dal maggio del 2001. Le vendite all’ingrosso, invece, sono risultate in calo dopo quattro mesi di rialzi consecutivi.
  • Sussidi di disoccupazione. Il mercato del lavoro si dimostra ancora debole. L’aumento del numero di nuove di nuove richieste di sussidi e’ stato ben al di sopra delle aspettative.
  • Vendite al dettaglio. A sorpresa il dato e’ cresciuto ben al di sopra delle stime, trainato da auto, abbigliamento e beni di largo consumo.
  • Philadelphia Fed – Prel.. I recenti scandali contabili hanno minato la fiducia dei consumatori. E’ quanto emerge dall’indice elaborato dall’Universita’ del Michigan, che si e’ attestato ad un valore nettamente inferiore alle stime degli analisti.

Le obbligazioni:

Delle difficolta’ di Wall Street ha nuovamente beneficiato il mercato dei Titoli di Stato, il cui rendimento si e’ ulteriormente ridotto, arrivando a toccare i livelli piu’ bassi dallo scorso novembre.

La crescita del reddito fisso, dunque, procede a dispetto di quanti ritenevano che il mercato si trovasse in fase di ipercomprato. Con l’inflazione sotto controllo e la ripresa economica minacciata dalle difficolta’ del mercato azionario, gli investitori in Titoli di Stato vedono piuttosto remota la possibilita’ che nel breve termine la Federal Reserve possa decidere di aumentare i tassi.

  • Tasso sui Treasury a 5 anni (FVX – CBOE)
  • Tasso sui Treasury a 10 anni (TNX – CBOE)

Gli effetti degli scandali contabili si sono sentiti anche sul mercato delle obbligazioni societarie, che hanno registrato un ulteriore indebolimento. Tra queste, in particolare, quelle del settore auto e farmaceutico.
Da segnalare la vendita da parte di Wal-Mart, prima catena retail del mondo, di obbligazioni per $1 miliardo.

Il mercato valutario

Ancora una settimana negativa per il dollaro. Il biglietto verde e’ arrivato ad essere scambiato a $0,9952 contro l’euro. La sfiducia nella corporate governance americana e’ stato il tallone d’Achille della divisa statunitense.

Hanno contribuito al deprezzamento del dollaro le dichiarazioni del ministro delle finanze giapponese Masajuro Shiokawa, secondo cui ci sono margini per un ulteriore calo della moneta Usa.

Da dati della Federal Reserve risulta che dall’inizio dell’anno le banche centrali, in primo luogo quelle asiatiche, hanno acquistato dollari per un valore pari a $60 miliardi.

Le conclusioni

Nuovi scandali contabili hanno colpito la gia’ precaria fiducia nell’etica delle aziende Usa.

La ricetta di Bush, che prevede un inasprimento delle sanzioni contro coloro che si rendono colpevoli di illeciti finanziari nonche’ maggiori finanziamenti agli organi di controllo della borsa, non ha convinto molti.

Secondo alcuni osservatori, per superare l’empasse degli scandali contabili e’ necessario trovare soluzioni che consentano di prevenire gli illeciti, piuttosto che intervenire a posteriori con maggiore durezza.

La Commissione delle politiche d’investimento dell’agenzia di rating S&P ritiene che siamo di fronte a un mercato “frustrato e spaventato”.