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DRAGHI: RIALZI MATERIE PRIME, MAGGIOR RISCHIO PER L’ECONOMIA MONDIALE

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Se è ancora presto per quantificare i danni della crisi finanziaria sull’economia reale e in particolare su quella americana si può dire che il principale elemento di preoccupazione per la crescita mondiale sia legato in questo momento all’impressionante progressione dei prezzi delle materie prime. Lo dice il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nelle sue terze Considerazioni finali preparate per l’Assemblea annuale di Bankitalia.

(leggi il testo completo delle considerazioni finali del Governatire Mario Draghi).

“I maggiori rischi per l’economia mondiale vengono oggi dall’accumularsi di tensioni inflazionistiche e dal possibile accentuarsi del rallentamento americano”, dice Draghi. “Il principale elemento di preoccupazione resta il continuo aumento dei prezzi dell’energia e di altre materie prime”.

All’obiettivo della stabilità dei prezzi nel medio termine resta “fermamente orientata” la politica monetaria della Bce. Draghi conferma poi che le banche italiane sono state toccate dalle turbolenze finanziarie meno degli istituti di credito di altri paesi. Anche nella veste di presidente del Financial Stability Forum sollecita le banche ad “accumulare capitale in eccesso in condizioni di mercato favorevoli, per non essere costrette a una contrazione degli attivi in periodi di crisi”. “Le politiche di distribuzione degli utili e ogni progetto di espansione devono essere coerenti con il rafforzamento patrimoniale”, dice ancora il governatore.

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