Economia

Draghi avverte contro populismo. Lega Nord: Salvini, “euro un crimine contro umanità”

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ROMA (WSI) – “La tesi populista che consiste nel pensare che uscendo dall’euro, un’economia nazionale beneficerebbe all’istante di una svalutazione competitiva come ai vecchi tempi non sta in piedi”. E’ quanto ha detto il numero uno della Bce Mario Draghi, in un’intervista a Le Journal du Dimanche.

“Noi non ci sostituiremo ai governi se tutti cercano di svalutare la propria moneta, non se ne avvantaggia nessuno. In conclusione, la strada verso la prosperità passa sempre attraverso le riforme e la ricerca della produttività e dell’innovazione”, continua il governatore.

“La Germania va bene, la Francia, l’Italia e la Spagna vanno meglio, l’Olanda meno e Grecia e Portogallo restano sotto pressione”. “La ripresa c’è anche se non è galoppante”, ha aggiunto. “La crescita sta tornando ma non è certo galoppante. E’ modesta, fragile e diseguale”.

Per Draghi, “la disoccupazione è sempre troppo alta ma sembra stabilizzarsi attorno a una media del 12%. L’anno prossimo, prevediamo un ritmo di crescita per la zona euro di 1,1% e dell’1,5% nel 2015″. “Le esportazioni riprendono – osserva Draghi – e, fatto nuovo, risalgono i consumi”.

Intanto, a conferma del dilagare delle tesi populiste è arrivata nelle ultime ore la dichiarazione del neo segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.

“C’è un linciaggio vergognoso e schifoso verso la Lega Nord dei giornalisti italiani e romani” -ha detto – “Senza fare liste di proscrizione dal prossimo congresso chi dimostra obiettività morale entra, gli altri possono uscire a calci in culo. L’euro – dice – è un crimine contro l’umanità. Prima salta l’euro, prima posso riprendere la battaglia per l’indipendenza. Chi arresta un nostro sindaco senza motivo deve cominciare ad avere paura, chi attacca senza motivo la nostra gente deve vergognarsi. Non è una minaccia ma un impegno. Non ci fermiamo fino all’indipendenza”.

La Padania è pronta a disubbidire – ha aggiunto Salvini – abbiamo migliaia di sezioni pronte ad essere centri di lotta e di controinformazione. Siamo pronti a rischiare ma non come certa gentaglia con il volto coperto. Siamo pronti a disubbidire. Chi attacca la Lega, chi attacca il Nord deve cominciare ad avere paura. Ci rompono i coglioni sulle mutande, ci rompe uno Stato ladro che senza la Lega sarebbe già fallito – ha sottolineato, riferendosi all’inchiesta della procura di Torino sui cosiddetti ‘rimborsi facili’.

“Ma ingoiatevele, le mutande – ha sottolineato riferendosi a una delle spese contestate a Roberto Cota, governatore del Piemonte, – se avete tempo da perdere. Il ladro è lo Stato, con la Lega si risparmia”.

“Lasciateci lavorare. Roberto – conclude rivolgendosi direttamente a Cota – non c’è nulla di cui chiedere scusa, con la Lega si risparmia. La Lega – conclude – tornerà a Pontida, perché è bello e perché è casa nostra.

“Abbiamo un nemico in comune, l’euro – ha detto il presidente federale della Lega nord, Umberto Bossi – ma questo non vuol dire avere un destino comune: la nostra realtà è diversa da tutti gli altri popoli europei. Gli altri popoli uscendo dall’euro recuperano la sovranità nazionale, noi non la vogliamo. Noi siamo per la sovranità padana e basta”.