WorldCom tiene sotto il Nasdaq trascinando nella caduta telecomunicazioni, high-tech e Internet. La tendenza generale e’ al ribasso, con l’eccezione delle Blue Chip.
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L’altola’ alla fusione tra WorldCom e Sprint da parte delle autorita’ antitrust ha letteralmente gelato il settore delle telecomunicazioni e di tutte le attivita’ che gravitano nella galassia Internet. Volume di scambi estremamente ridotto e alta volatilita’ caratterizzano la seduta.
Le incertezze che pesano su Wall Street arrivano tutte da Washington:
– le autorita’ di controllo sulla concorrenza sembrano intenzionate a dare filo da torcere alla piu’ grande fusione di tutti i tempi nel settore della telefonia.
– il dipartimento di Giustizia e’ intenzionato a tirare dritto con la richiesta di spezzare in due Microsoft, la piu’ grande softwarehouse del mondo.
– la Federal Reserve ha messo i mercati sull’avviso che, dopo la stretta di mezzo punto percentuale sui tassi d’interesse interbancario (Fed Funds), c’e’ ancora molto lavoro da fare per calmare i bollori dell’economia e che un’altro aumento del costo del denaro potrebbe essere deciso il mese prossimo.
Sotto questo tiro di fuoco gli investitori non rischiano e i pochi acquisti vanno sui titoli ultra sicuri, quelli di societa’ che di certo non daranno sorprese dal punto di vista degli utili.
Tra le Blue Chip i settori che si mantengono in rialzo sono auto, trasporti ferroviari, editoria, farmaceutico, sanita’, alimentare e petrolifero.
Oltre al tecnologico, contribuisce ai ribassi il settore cartario.