Società

DIFESA: LOCKHEED STRIZZA L’OCCHIO ALLA COMMESSA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

D-day per l’industria militare Usa. Stasera, quando in Italia sara’ gia’ notte, si deteminera’ il futuro prossimo di due colossi Usa: Lockheed Martin Corporation (LMT -Nyse) e Boeing (BA – Nyse).

Il Pentagono rendera’ infatti noto il vincitore del contratto piu’ ricco della storia della difesa americana, il “Joint strike fight program”. La commessa prevede un ordine di $225 miliardi in nuovi jet da combattimento (per la sostituzione degli F-16) e vendite agli alleati per $175 miliardi. In totale un boccone da $400 miliardi, oltre 890 mila miliardi di lire.

A quanto pare, da indiscrezioni raccolte dal settimanale americano Business Week Lockheed Martin sarebbe in pole position per vincere. E se cosi’ fosse si getterebbe nuova benzina sul fuoco. Si’, perche’ il titolo Lockheed e’ in fase positiva ormai da oltre un anno e mezzo, ed e’ sui massimi degli ultimi tre anni.

Le quotazioni oggii sono peraltro in forte rialzo grazie a una trimestrale di tutto rispetto.
L’utile netto ha toccato i $213 milioni (o 49 centesimi per azione); un dato decisamente migliore della perdita subita nello stesso periodo dell’anno precedente, pari a 704 milioni (o $1,74 per azione).

Escludendo poi le voci straordinarie, gli utili per azione sono stati di 41 centesimi, rispetto ai 28 al del terzo trimestre del 2000. Il bilancio trimestrale si e’ cosi’ rivelato al di sopra delle aspettative di mercato, dal momento che gli analisti (consensus Zacks) avevano stimato un utile netto per azione di 37 centesimi.

Il fatturato al terzo trimestre ha raggiunto i $6,4 miliardi, in crescita del 7% rispetto ai ricavi 2000.

La rinascita della Lockheed arriva comunque dopo un periodo nero per l‘azienda. Una serie di gravi problemi tecnici nel lancio di satelliti e nelle attività manifatturiere sono infatti costati il posto di lavoro a diversi top manager nel ’99.

In particolare verso la fine dello scorso millennio la Lockheed aveva collezionato una serie di fiaschi nel lancio di diversi razzi Titan IV, compromettendo così la sua reputazione e penalizzando i profitti e le quotazioni del suo titolo in Borsa.

Uno dei lanci abortiti aveva addirittura distrutto un satellite militare usato per attività spionistiche dal governo Usa, e altri due avevano messo altri due satelliti per le comunicazioni, entrambi di proprietà del Governo Usa, in orbite sbagliate. Il conto del Pentagono fu di 3 miliardi di dollari. Vedremo oggi se sono stati perdonati.