Società

Coronabond e mafia: cosa dice esattamente l’articolo di Die Welt giudicato come “vergognoso”

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Che la posizione dei conservatori tedeschi fosse fieramente ostile ai coronabond era un fatto completamente noto. L’attacco del quotidiano Die Welt, definito come “vergognoso” dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, colpisce non tanto per il contenuto, quanto per il non troppo velato accostamento dell’Italia e delle sue richieste di maggiore solidarietà alle ingordigie della mafia. Purtroppo, neanche in questo caso si tratta di una novità assoluta per la stampa tedesca, della quale si ricorda, ad esempio una storica copertina dello Spiegel che raffigurava una pistola immersa in un piatto di spaghetti (era il 1997, molte altre ne seguirono con analoghi accostamenti).

Ma che cosa si afferma esattamente nell’articolo del Die Welt?

“I paesi dell’Unione europea dovrebbero certamente aiutarsi a vicenda nella crisi del coronavirus”, esordisce nel sommario l’editorialista, Christoph B. Schiltz, “ma senza alcun limite? E senza alcun controllo?”, e poi la frase incriminata: “in Italia, la mafia sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles”.

L’analisi del Die Welt

“La solidarietà è un’importante categoria europea, ma anche la sovranità nazionale e la responsabilità dei politici nazionali nei confronti degli elettori del loro paese sono fondamentali”, afferma Schiltz, “Roma e Parigi stanno spingendo con tutta la forza per le obbligazioni coronabond, vale a dire per il debito congiunto europeo. Tali obbligazioni sarebbero una gigantesca perdita di miliardi per i contribuenti tedeschi”.

Secondo Die Welt, è una “sfortuna” che solo i Paesi Bassi ritengano che ai 200 miliardi di aiuti che potrebbero arrivare dal Mes “si debbano associare condizioni efficaci”: un chiaro ammonimento alla posizione della cancelliera Angela Merkel, ritenuta troppo morbida. “Resti incrollabile” è l’appello alla leader tedesca. Il fatto che grossi aiuti finanziari si accoppino a una sospensione dei vincoli di bilancio dettati dai trattati europei, secondo Schiltz, potrebbe innescare “incontrollabili conseguenze economiche”.

“Va da sé che gli aiuti economici in Italia – nella quale la mafia sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles – saranno spesi solo per la salute e non per i sistemi sociali e fiscali italiani”, ha scritto Die Welt, “naturalmente, gli italiani devono essere controllati da Bruxelles e dimostrare che stanno usando i soldi correttamente”. Insomma, “i principi essenziali dell’Ue” che prevedono strutture per il controllo e il rispetto delle regole “devono continuare ad applicarsi anche nella crisi del coronavirus”.

Dura la reazione del ministro degli Esteri, Luigi di Maio: “Un’affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non è per fare polemica ma non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere”.