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DEUTSCHE TELEKOM: BOND DA €6 MILIARDI

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L’incertezza sul comparto dei telefonici torna a farsi sentire nel Vecchio Continente. Il comparto europeo perde l’1,10% dietro la notizia che Deutsche Telekom vuole emettere un maxi-bond da €6 miliardi.

DT sta cercando di ridurre il proprio debito da €62,1 miliardi attraverso la cessione di asset, ma l’emissione del bond (DT è la società europee ad averne emesso il maggior numero) si renderebbe necessaria dopo che l’Authority Antitrust tedesca ha bloccato la vendita delle attività via cavo a Liberty Media.

Per Deutsche Telekom la mancata vendita dell’asset ha significato una perdita di €5,5 miliardi. L’obiettivo della società di tlc è arrivare a €50 miliardi entro la fine dell’anno.

Nel luglio del 2001 il bond a cinque-dieci anni da €8 miliardi venne gestito da BNP Paribas, Deutsche Bank JP Morgan, lo scorso anno il bond emesso fu di €16,4 miliardi, il più alto in assoluto, e venne venduto da Deutsche Bank, Goldman Sachs e Morgan Stanley Dean Witter.

L’emissione del maxibond è prevista entro la fine del mese, ma secondo fonti vicine al colosso della telefonia tedesco l’emissione potrebbe essere rimandata a giugno o luglio, in attesa che Moody’s e Standard&Poor’s completino la valutazione del debito di Deutsche Telekom. Attualmente Moody’s valuta il debito con “A3”, mentre il rating di S&P è “A-“.

Secondo le indiscrezioni entrambe le due banche d’affari dovrebbero abbassare ulteriormente la valutazione.

L’ultima ciambella di salvataggio per DT si chiama T-Mobile. L’Ipo (il collocamento in borsa) della società di telefonia mobile è stato ancora rimandato. Secondo la società tedesca “è necessario che i mercati si riprendano significativamente, non vogliamo quotare la divisione con un prezzo che la sottovaluti”.

Anche la telefonia cellulare sta attraversando un momento di crisi. Le vendite di telefoni sono diminuite. Secondo la ricerca condotta da Gartner Dataquest nel 2001 sono stati venduti 399,5 milioni di apparecchi, in calo del 3,2% rispetto al 2000, un anno boom per le vendite. L’incertezza sul futuro della telefonia di nuova generazione (Umts e Gprs) potrebbe riservare ulteriori problemi per le società del settore.