Economia

Deregulation banche Usa: ammorbidita la ‘Volcker Rule’

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Dieci anni dopo lo scoppio della crisi finanziaria, tornano ad allentarsi le regole restrittive imposte alle grandi banche statunitensi e studiate per limitare atteggiamenti rischiosi a Wall Street. Le Autorità di controllo bancarie hanno svelato ieri un piano teso ad allentare la norma Volcker, aprendo così la strada affinché gli istituti bancari riprendano le attività di trading limitate con il provvedimento Dodd-Frank del 2010.

Lo ha riferito il quotidiano “New York Times”, precisando che le grandi banche avranno maggior libertà di condurre operazioni più complicate e rischiose lasciando così alle compagnie quotate in borsa di determinare quale trading sarà lecito e quale no.

In questo contesto, la Fed ha preso ieri l’iniziativa di ammorbidire alcune delle regole la cosiddetta Volcker Rule, norma parte della Dodd-Frank, la riforma finanziaria adottata nel 2010 (due anni dopo lo scoppio della crisi finanziaria ed economica mondiale), che vietava operazioni rischiose che mettessero in pericolo il denaro dei risparmiatori. La norma, costruita in tre anni, era osteggiata da Wall Street, in quanto onerosa e dannosa al corretto funzionamento dei mercati.

In un documento da 373 pagine, la banca centrale Usa ha spiegato che sono 40 i gruppi su cui si concentrerà e che equivalgono circa al 98% dell’attività di trading in Usa da parte degli istituti di credito.

Jerome Powell, il governatore della Fed, ha detto in una nota che le proposte sulla Volcker Rule sono “fedeli al testo e allo spirito della Dodd-Frank”, già allentata la settimana scorsa dall’amministrazione Trump.

“I gruppi che fanno un ammontare modesto di trading saranno soggetti a meno requisiti”, ha aggiunto Powell.

Tra le proposte volte a semplificare la norma che prende il nome dall’ex presidente della Fed spicca la creazione di tre nuove categorie di banche: quelle che hanno asset e oneri da trading per oltre 10 miliardi di dollari e che subiranno le regole più stringenti; quelle con asset tra 1 e 10 miliardi di dollari, per le quali la compliance sara’ “moderata”, e quelle sotto il miliardo, non più soggette alla norma. Le prime due categorie comprendono le 40 banche che, stando alla Fed, generano il 98% dell’attività bancaria di trading in Usa.