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DELL: TERREMOTO AL VERTICE, TORNA IL FONDATORE

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Kevin Rollins lascia la Dell con effetto immediato e la guida del secondo produttore al mondo di personal computer torna nelle mani del fondatore, Michael Dell.

Lo comunica lo stesso gruppo di Round Rock, in Texas, che in una asciutta nota lancia anche un ‘profit warning’ sui risultati del quarto trimestre, sia sugli utili sia sui ricavi rispetto alle ipotesi degli analisti di First Call. La posizione del manager si è fatta comunque via via più critica, in considerazione della continua perdita di quote di mercato dell’azienda, culminata nel terzo trimestre 2006 con la perdita della leadership mondiale dei pc a favore dei rivali della Hewlett-Packard e soprattutto delle indagini di Sec e autorità federali sui criteri contabili seguiti dal gruppo.

Il sospetto, in altri termini, è che i ricavi siano stati in qualche modo gonfiati. Non a caso, i dati trimestrali per ben due volte nel 2006 sono stati rinviati in attesa dei risultati delle indagini contabili interne, prima di diffondere una serie di dati preliminari. Nulla però, lasciava pensare a una accelerazione degli eventi. Poche settimane fa Dell aveva riconfermato a Las Vegas piena fiducia a Rollins che, appena lunedì, ha indossato i panni del testimonial eccellente a New York in occasione del lancio di Windows Vista, il nuovo sistema operativo della Microsoft.

Si scioglie il tandem Dell-Rollins, definito ‘indissolubile’ a Wall Street e diventato famoso (spesso conquistando le copertine dei magazine Usa) come una coppia di manager di successo, capace di trasformare una piccola azienda in un colosso dei pc tra le compagnie della Corporate America più apprezzate, arrivando fino a superare i 100 miliardi di dollari di valore di Borsa. L’ormai ex ad e direttore generale, poco più che 50enne, chiude un’esperienza cominciata nel 1996 e culminata a luglio del 2004, con la scelta del fondatore di affidare la sua creatura al fedelissimo manager, ritagliando per sé la carica di presidente. “Dell ha grandissime opportunità di fronte a sé”, dice nella nota il fondatore della compagnia. “Sono entusiasta – aggiunge – del piano Dell 2.0, che include servizi a favore della clientela per la creazione di valore sul lungo periodo”.

Il titolo ([[DELL]]) sospeso al Nasdaq in attesa di comunicato, è tornato alle contrattazioni negli scambi serali con un balzo del 5,7%, a 25,60 dollari. Il ritorno del fondatore alla guida di un gruppo di pc in difficoltà ha un precedente illustre: quello di Steve Jobs, che ha ripreso le redini nel 1997 della Apple, una compagnia a un passo dal fallimento trasformata in dieci anni in una macchina da soldi. Ora tocca a Dell ripetere l’esempio.