Economia

DEF: 4 novità sul carico fiscale di cittadini, lavoratori e imprese

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’11 aprile il DEF 2023, il Documento di Economia e Finanza collegato alla prossima Legge di Bilancio 2024. Il Documento prevede che, nello scenario tendenziale a legislazione, il PIL cresca dello 0,9% nel 2023 per attestarsi all’1% nel quadro programmatico (rispetto allo 0,6% stimato in autunno) per un deficit al 4,5% rispetto al tendenziale del 4,35%.

Questo aggiornamento delle previsioni sull’andamento dell’economia ha permesso al Governo di ricavare una dote di 3 miliardi di euro, già destinata dal Ministero delle Finanza al taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi a valere sul periodo maggio-dicembre di quest’anno. La riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi sarà introdotta con un provvedimento governativo di prossima attuazione, volto a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e a contribuire alla moderazione della crescita salariale contro una pericolosa spirale salari-prezzi.

Non solo. Il DEF ha introdotto altre novità fiscali che saranno in vigore a partire dal primo gennaio del 2024:

1) DEF: flat tax rimandata a inizio 2024

Il progetto della flat tax viene rimandato al gennaio 2024, in cui il Governo prevede di ridurre da 4 a 3 le attuali aliquote IRPEF, come annunciato dalla riforma fiscale 2023. La decisione spetterà al Parlamento e ai Decreti Legislativi ad hoc che il Governo farà sul Fisco. Le alternative sul tavolo sono due ed è probabile che alla fine si sceglierà per il taglio meno oneroso per le casse dello Stato, con l’accorpamento delle aliquote centrali al 27% per i redditi fra 15mila e 50mila euro, mantenendo quella del 23% per i redditi fino a 15 mila euro e confermando quella al 43% per la fascia di reddito più alta. I vantaggi, in questo caso, ci sarebbero solo per chi guadagna oltre 35mila euro. La seconda prevede l’estensione della fascia del 23%, da 15 a 28 mila euro, per poi salire al 33% per i redditi fino a 50 mila euro e mantenere l’aliquota del 43% per quelli superiori. In questo caso il taglio delle imposte riguarderebbe tutte le fasce di reddito ma il costo per le casse dello Stato sarebbe di circa 10 miliardi.

2) Aliquote agevolate per le tasse sulle imprese

Fra le misure che potrebbero partire già dal 2024 vi è anche il cosiddetto “bonus IRES”, cioè la possibile riduzione dell’aliquota dell’Imposta sui Redditi delle Società, dall’attuale 24% al 15%, per la parte di reddito destinata a nuovi investimenti o assunzioni. Allo studio anche uno stop graduale dell’Irap. Mentre dal primo gennaio entrerà in vigore la global minimum tax, l’imposta globale per le multinazionali con aliquota al 15%.

3) Razionalizzazione di detrazioni e deduzioni

Per trovare le risorse necessarie per la riforma il Governo prevede un taglio delle detrazioni e delle deduzioni fiscali. Una giungla con oltre 620 voci che costano allo Stato ogni anno circa 150-160 miliardi di euro. L’obiettivo è di arrivare a una sorta di forfetizzazione degli sconti fiscali che terranno conto, però, del reddito familiare e delle spese sostenute per la cura dei figli. Gli sconti si ridurranno all’aumentare del reddito fino ad azzerarsi attorno alla soglia di 120mila euro. Non saranno toccate le detrazioni per la casa, la sanità e la scuola.

4) Il paniere anti-inflazione del DEF

Nella delega sulla riforma fiscale affidata al Governo c’è anche un capitolo dedicato a frenare la corsa dei prezzi, soprattutto quelli di prima necessità, fino all’azzeramento dell’Iva su prodotti come pane, pasta o latte. Dovrebbe esserci, infatti, una forte semplificazione dell’imposta che grava sui consumi. Nel provvedimento si parla di razionalizzazione del sistema delle aliquote da allineare a criteri UE, con l’obiettivo di rendere omogenee le aliquote oggi applicate a beni e servizi similari a rilevanza sociale.

Ad ogni modo, stando al documento approvato dall’Esecutivo, la pressione fiscale dovrebbe passare dal 43,3% nel 2023 al 42,7% entro il 2026.