Decreto Rilancio: il Superbonus 110% per lavori in casa

di Alessandra Caparello
Pubblicato 15 Maggio 2020 • Aggiornato 24 Maggio 2021 09:41

Misura pensata per il rilancio dell’economia dopo il lockdown a seguito dell’emergenza Covid-19, il Decreto Rilancio varato dal Governo Conte ha introdotta il Superbonus 110%, una detrazione fiscale con aliquota massima prevista per una serie di lavori sugli immobili.

Superbonus 110%: quando è previsto

Il provvedimento prevede per un periodo di 18 mesi, dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, la possibilità di detrarre dall’Irpef dovuta nella denuncia dei redditi un’aliquota del 110% se si eseguono una serie di interventi in casa. Trattasi in particolare di lavori tesi al risparmio energetico e alla messa in sicurezza sismica degli immobili. Tali lavori devono essere abbastanza importanti come il cappotto termico con tetto di detraibilità di 60 mila euro e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, con tetto di detraibilità di 30mila euro.

Tali lavori, da realizzarsi su parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale, devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche oppure, se non possibile, che conseguano la classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Via libera così all’installazione dei pannelli solari fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, da realizzarsi congiuntamente ai maxi interventi di cui sopra.

Il Superbonus potrò anche essere ceduto ad altri soggetti comprese banche e intermediari finanziari o trasformato in sconto in fattura. I lavori andranno sempre pagati con strumenti tracciabiali ossia il bonifico postale o bancario parlante e dovranno essere inviati precisi documenti all’Enea. La detrazione al 110% verrà poi spalmata nella dichiarazione dei redditi in cinque quota annuali anziché le canoniche dieci oggi previste per le agevolazioni oggi esistenti, l’ecobonus al 50-65% e la detrazione per ristrutturazione al 50%.