Economia

Debito Usa: default scampato? Trovata intesa, che cosa c’è dietro

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Pericolo scampato, almeno così pare, per l’economia a stelle e strisce, alle prese con la crisi del debito Usa. Durante la notte, democratici e repubblicani pare abbiamo raggiunto un compromesso per alzare il tetto del debito pubblico a sufficienza per coprire le necessità  fino a fine anno.

leader Repubblicani hanno quindi accolto una richiesta della Casa Bianca di rinunciare all’ostruzionismo e consentire ai Democratici di approvare una legge per aumentare il tetto con una maggioranza semplice invece che con un margine di 60 voti.
Una notizia che spazza via il più terribile degli incubi, ovvero quello di imminente default degli Stati Uniti, già dal 18 ottobre.  Salvo sorprese, i dettagli e un voto al Senato sono attesi già da oggi.

Dietro il compromesso, decisiva la posizione meno rigida del leader repubblicano al Senato Mitch McConnell, che ha comunicato ai democratici di non bloccare con l’ostruzionismo un voto per sollevare il limite di indebitamento federale ad un nuovo massimo prefissato che consenta all’amministrazione di Joe Biden di far fronte agli obblighi del governo fino a dicembre.

“Permetteremo ai democratici di usare normali procedure per approvare una estensione d’emergenza del tetto del debito ad un ammontare fisso in dollari per coprire il necessario fino a dicembre”, ha comunicato McConnell via Twitter.

Il tetto sul debito Usa era stato sospeso di comune accordo dai due partiti per due anni nel 2019, rientrando in vigore a luglio al livello di 28.500 miliardi.

Che cosa c’è dietro l’accordo sul debito Usa

Biden e McConnell hanno una lunga relazione di rispetto reciproco costruita in decenni di servizio al Senato. Durante l’amministrazione Obama, Biden è stato un collegamento informale tra la Casa Bianca di Obama e il Senato controllato dai repubblicani.

Se accettassero l’accordo, i Democratici si impegnerebbero anche ad aumentare, invece di sospendere, il limite del debito attraverso un disegno di legge di riconciliazione. Le sospensioni consentono al governo di emettere nuovo debito per un certo periodo di tempo invece di limitarlo a una certa cifra in dollari.

I politici spesso preferiscono sospendere prima delle elezioni.

I democratici dovranno probabilmente aumentare il tetto fino a un’enorme somma pari o superiore a 30 trilioni di dollari. E mentre sia i repubblicani che i democratici sono responsabili del debito totale, l’innalzamento del limite rende i democratici vulnerabili alle accuse di spesa sconsiderata e finanziata dal debito nel medio termine del 2022.

Come spiega Jeffrey Halley, analista di mercato senior, Asia Pacifico, OANDA

“Il senatore McConnell ha offerto ai democratici un’estensione a breve termine del tetto del debito fino a dicembre per permettere loro di usare la riconciliazione per passare una misura più permanente. I repubblicani non hanno alcuna intenzione di essere bi-partisan per quanto riguarda una misura più permanente. La pianificazione per le elezioni di metà mandato nel 2022 è viva e vegeta. L’annuncio di un’offerta di due mesi per dare un calcio al barattolo giù per la strada è stato sufficiente per i disperati buy-the-dippers per invertire la rotta e sollevare le azioni statunitensi in territorio positivo”.

I rischi di un default Usa

Prima di raggiungere l’intesa, Biden, aveva puntato il dito contro l’Amministrazione Trump, colpevole, di ave fatto schizzare il debito Usa di quasi 8.000 miliardi di dollari, oltre un quarto del debito complessivo accumulato in oltre 200 anni.

Il Segretario al Tesoro Janet Yellen aveva ammonito che un default sarebbe stato accompagnato da tracolli finanziari e recessioni e avrebbe causato un’impennata dei tassi di interesse USA, offuscando allo stesso tempo il ruolo del dollaro come valuta di riserva.