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Debito Tesoro: nel 2013 due nuovi Btp Italia

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Milano – Il Tesoro italiano, accantonato un anno complicato, si avvia ad aprire il 2013 con l’intenzione di tornare ad allungare la vita media del debito e di ricominciare ad emettere in valuta estera sui mercati internazionali, forte anche del fatto che sono emersi segnali di un maggiore interesse da parte degli investitori globali a condizioni più convenienti.

E’ quanto emerge dalle linee guida per il 2013 diffuse dall’emittente pubblico sul suo sito web.

Inoltre il Tesoro emetterà due nuovi Btp Italia. Il titolo, dopo il grande successo del 2012, sarà ancora indicizzato all’inflazione italiana e di durata quadriennale, ma il Tesoro si riserva di controllare il volume emesso durante ogni collocamento.

Quanto ai Bot, nel 2013 le emissioni potranno risultate inferiori rispetto al 2012, ma il Tesoro si riserverà, soprattutto nel secondo semestre, di modulare le riaperture riservate agli specialisti in relazione alla necessità.

Invece il Tesoro aumenterà le operazioni di buy back, così come punterà ancora sui Ctz, vista la forte domanda riscontrata quest’anno. I CCTeu torneranno ad essere emessi con cadenza mensile, salvo eccezioni.

“Interessante il fatto che il Tesoro voglia tornare a emettere CCTeu con cadenza mensile e che abbia intenzione di emettere un ammontare superiore ai 14 miliardi in corso d’anno” dice Chiara Manenti, strategist di Intesa SanPaolo.

“Da notare inoltre il fatto che siano stati resi fungibili mantello e cedole nelle operazioni di stripping, il che porterà una maggiore liquidità, in particolare al comparto 15-30 anni” dice ancora. “Ciò potrebbe aprire la strada a maggiori emissioni su questo segmento”.

EMISSIONI INTERNAZIONALI

Dopo le tensioni rilevate sulò mercato nel corso del 2012, le condizioni sono migliorate e a riprova di ciò – dice il Tesoro – vi sono i dati relativi alla quota degli investitori esteri sul debito italiano, che seppur per volumi molto ridotti, a partire dal maggio scorso ha invertito una tendenza che, dalla seconda metà del 2011, era stata di continua e progressiva riduzione.

“Da parte degli investitori globali sono emersi recentemente segnali di maggiore interesse a condizioni di finanziamento più convenienti per l’emittente” viene spiegato nella linee guida, “che pongono le premesse per un potenziale ritorno del Tesoro su tali mercati, ripristinando le premesse per una presenza più regolare, tale da favorire l’ampliamento della base di investitori.

Pertanto, all’interno del programma Global Bond in dollari Usa, il Tesoro continuerà a monitorare il mercato anche in considerazione della scadenza di due titoli, a giugno e settembre, per un ammontare complessivo di 4 miliardi di dollari.

Anche il programma Medium Term Note potrà essere nuovamente utilizzato sia per collocamenti privati (della durata di almeno 3 anni, e dell’ammontare di 200 milioni di euro), sia per quelli pubblici in sterline e franchi svizzeri.

BTP ITALIA

Dopo il successo riscontrato nel 2012, con una raccolta attraverso tre operazioni di circa 27 miliardi, il Tesoro tornerà ad emettere ancora Btp Italia riservato alla clientela retail, indicizzato all’ inflazione nazionale, proposto direttamente sulla piattaforma MOT.

Per il 2013 il Tesoro si riserva tuttavia di operare un controllo sul volume totale emesso durante ogni periodo di collocamento e di introdurre alcune marginali modifiche alla procedura di emissione. L’idea è di emettere in linea di massima due emissioni a quattro anni.

L’emissione del Btp Italia condizionerà anche quella del BTPei indicizzato all’inflzione della zona euro, tenendo conto “dell’esposizione complessiva al rischio di tasso di inflazione” dicono le linee guida. “Considerando che nel 2013 non ci sono titoli indicizzati all’inflazione europea in scadenza, è probabile che lo stock a fine anno andrà lievemente a crescere, ma ciò verrà in modo tale che l’esposizione complessiva al rischio inflazione, calcolata in termini di quota dei titoli reali sul debito complessivo, rimanga sostanzialmente immutata rispetto al 2012”.

BOT

Visto il minor fabbisogno di cassa atteso per il 2013 e la strategia di allungamento della vita media del debito, le emissioni complessive dei Bot potranno risultare inferiori rispetto a quelle del 2012.
Il Tesoro si riserverà di regolalare l’offerta di questo strumento modulando l’ammontare riservato agli specialisti in occasione delle riaperture: queste saranno di norma pari al 15%, di cui 5% riservato agli specialist con la migliore performance su base trimestrale su Mts, ma “tale percentuale potrà essere eventualmente modificata relazione alle condizioni di mercato e alle esigenze di domanda espresse dagli operatori e per finalità di gestione del debito”.

CCTEU

I Ccteu torneranno ad essere emessi con frequenza – di massima – mensile nella tornata d’asta di metà mese, invece che a fine mese. Verrà privilegiata, soprattutto in sede di nuova emissione, la scadenza a cinque anni. Nel 2013 scadranno Cct per poco più di 14 miliardi, dopo gli 11 miliardi del 2012. Non è esclusa l’offerta anche di riaperture di vecchi CCt indicizzati al tasso delle aste BOT a 6 mesi.

TITOLI A MEDIO-LUNGO

Nel corso del 2013, vista la normalizzazione del mercato si vedrà un “alleggerimento delle emissioni lorde” sulle a 3, 5 e 10 anni, che saranno maggiormente in linea con i volumi in scadenza. Per le eventuali scadenze a 15 e 30 anni si conferma l’utilizzo del collocamento via sindacato, mentre verrà fatto ampio uso dell’emissione di titoli off-the-run.

LE OPERAZIONI DI CONCAMBIO E RIACQUISTO

Sulla base delle giacenze attese sul conto disponibilità e soprattutto sul fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, il Tesoro prevede di poter svolgere operazioni di riacquisto con maggiore frequenza rispetto agli scorsi anni. (Reuters Italia)