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Debiti Piigs: il market mover più importante delle prossime settimane

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(WSI)- Giorno dopo giorno cominciano a definirsi i diversi pesi assegnati agli ormai noti problemi che stanno affliggendo l’economia mondiale. Ieri abbiamo avuto conferma che il primo posto in questa brutta classifica è ricoperto dalle preoccupazioni circa i debiti sovrani europei, che ancora per alcune settimane sarà il market mover più importante.

Nel momento in cui sono giunte notizie in grado di stemperare lievemente le tensioni che si stanno vivendo, abbiamo infatti assistito ad un buon recupero dell’euro contro il dollaro americano e come ipotizzato, sulla nostra bilancia euro franco (attualmente, consideriamo un ottimo benchmark per valutare il grado di fiducia di breve termine sull’eurozona il cambio appena citato).

I fattori che hanno permesso tali movimenti sono da ricondurre sostanzialmente a due: la comunicazione che ci arriva dal Giappone, che ha espresso la volontà di intervenire nell’acquisto di titoli di stato europei, manifestando l’intenzione di impegnarsi per aggiudicarsi circa il 20% delle emissioni previste per il mese in corso.

Il ministro delle finanze ha commentato questa decisione dichiarando, in sintesi, che il Giappone, in quanto una delle più importanti economie mondiali, ha il dovere di intervenire con questi acquisti per trasmettere fiducia ai mercati. Il secondo fattore è dato invece dalle dichiarazioni che arrivano dal primo ministro portoghese, secondo il quale non c’è alcun bisogno di attuare delle manovre di salvataggio.

Queste parole arrivano con dati alla mano, i bilanci preliminari del 2010, secondo i quali si è ridotto il deficit di bilancio di oltre il 2%, rispetto ai valori massimi fatti registrare nel 2009 a oltre 9%. Questo ha fatto sì che gli spreads tra i rendimenti dei bond dei Paesi periferici ed il benchmark tedesco si restringessero, andando a stimolare acquisti di rischio, finanziati soprattutto con l’indebitamento in yen e franchi svizzeri, che hanno dato un po’ di fiato agli azionari e all’euro in generale.

Ci sono state anche diverse aste per titoli di stato, con bid to cover ratio buoni e rendimenti che non si sono discostati tanto dalle attese degli operatori, ma per mancanza di spazio vi rimandiamo al nostro appuntamento con l’analisi live del mercato per i dati puntuali.

UsdJpy – grafico giornaliero

Oggi ci sarà la pubblicazione di qualche dato di media importanza, che non dovrebbe muovere il mercato di molto in quanto, come detto, l’attenzione degli operatori è spostata su altro (soltanto i dati sugli USA sembrano poter impattare come market movers nell’immediato futuro). Tuttavia sarà importante vedere la produzione industriale dell’area euro, la bilancia commerciale inglese (un brutto dato, qui, potrebbe potenzialmente pesare sulla sterlina nel breve periodo) ed il beige book americano.

Incominciamo la sezione dedicata all’analisi tecnica osservando come la moneta unica abbia alla fine superato il livello di prima resistenza statica venutasi a creare nei pressi di 1.2970. Questo dovrebbe poter far ben sperare per una parentesi positiva, contraria quindi al dollaro, confermata se dovessimo mai assistere anche al superamento dell’altro livello chiave di 1.3025 (livello dove si sono concentrati i massimi del cambio eurodollaro giovedì successivamente alla veloce discesa messa a segno). Un movimento confermato a rialzo troverebbe il suo primo livello utile, come obiettivo, a 1.3090, primo livello di ritracciamento di Fibonacci (il 38.2%).

Non sono presenti nuovi elementi utili ad un cambiamento dell’analisi sul cambio UsdJpy. La stabilità infatti, rispetto ai giorni scorsi, non fa altro che rafforzare la nostra idea di importanza del livello di resistenza dinamica passante per le prossime ore a 83.75 (un grafico giornaliero con una media mobile esponenziale a 100 periodi chiarirà il livello di resistenza). 82.65 è ancora il livello di supporto per le prossime ore.

Continua con costanza il calo registrato sul cambio EurJpy nelle ultime settimane. Come già indicato ieri, il più importante spunto di inversione di questo trend discendente potrebbe giungere con il superamento della linea di tendenza che transita per le prossime ore nei pressi di 109 figura.

Qualche spunto interessante potrebbe giungere dal cable nelle prossime ore. Ci troviamo infatti molto vicino all’importante area di resistenza di 1.5650, consapevoli della rottura messa a segno dai prezzi ieri della trendline discendente di lungo periodo. La conferma che giungerebbe con la rottura della resistenza sopra indicata potrebbe risultare nel più importante spunto di inversione da settimane con un ultimo livello obiettivo di 1.5910.

Ancora una volta, così come aveva funzionato settimane fa, il livello di 129.45 sul cambio GbpJpy, si è rivelato molto interessante per il trading di breve periodo. Rotto anche l’ultimo scoglio di 130.20 potremmo considerare un ritorno del cambio al punto di partenza della discesa incominciata a metà dicembre scorso: quindi un ritorno sino a raggiungere il perfetto doppio massimo di 133 figura.

Il franco continua a perdere terreno nei confronti del dollaro e della moneta unica. La salita del cambio UsdChf ha quasi permesso ai prezzi di giungere al più importante livello di resistenza di 0.9820, mentre la salita del cambio EurChf ci ha portato prossimi alla resistenza chiave di 1.2720. In entrambi i casi una rottura del livello sopra indicato potrebbe finalmente portare ad un cambiamento del trend ribassista di fondo.

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