Seduta movimentata per i titoli della galassia che fa capo a Carlo De Benedetti. Il titolo del gruppo L’Espresso (ESPI.MI: Quotazione, Profilo) è in netto calo, affossato, spiegano due trader, dalla decisione di Cheuvreux di tagliare il rating a “sell” da “underperform”, con una sforbiciata anche alle stime di Ebitda. Pesa l’ultimo giudizio degli analisti che, sottolineando la debolezza della raccolta pubblicitaria, hanno deciso di tagliare del 6-15% gli utili previsti per azione nel triennio 2008-2010. Pesa soprattutto il consiglio operativo agli investitori: “sell”.
Attorno alle 15,40, l’Espresso perde il 4,64%, a 1,7280 euro, dopo aver segnato il nuovo minimo dell’anno a 1,70 euro. Scambi non eccezionali: sono passati di mano oltre 1,9 milioni di titoli, contro una media dell’intera seduta di 1,114 milioni negli ultimi trenta giorni.
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“In questa fase di incertezza sull’andamento del ciclo economico, i media sono in sofferenza”, sintetizza un’operatrice.
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Di tutt’altro tenore l’andamento di Cir (CIRX.MI: Quotazione, Profilo), che balza del 4,79%, a 1,7720 euro, con scambi eccezionali: oltre 12,3 milioni di pezzi, contro una media di 3,104 milioni.
Un dealer spiega il movimento con la valutazione di Sorgenia, controllata di Cir, che è implicita nell’aumento di capitale da 200 milioni di euro annunciato oggi. “L’aumento di capitale, che vede Cir diluirsi leggermente, valuta Sorgenia 3,3 miliardi, contro un consensus di 1,6 miliardi”, argomenta il dealer.
Sulla scia di Cir si muove un’altra società della galassia De Benedetti, Cofide (COFI.MI: Quotazione, Profilo), in rialzo del 2,01%, a 0,72 euro.
I trader escludono che questi movimenti siano riconducibili a un ritorno in auge delle voci di accorciamento della catena di controllo del gruppo De Benedetti, rumors che si ripropongono periodicamente. D’altro canto, un operatore sottolinea che “le holding sono molto a sconto rispetto al Nav” e questo potrebbe tradursi in acquisti di titoli Cir e Cofide e vendite dell’Espresso.
