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DATI MACRO: PROVE GENERALI DI RIPRESA

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Siamo vicini alla stagione della pubblicazione dei bilanci aziendali e, nonostante alcuni profit warning lanciati recentemente da alcune aziende, per molte banche d’affari la ripresa e’ vicina.

A livello macroeconomico e` possibile intravedere i segnali di una ripresa. Vediamo quali sono.

In questo periodo di recessione negli Stati Uniti il potere di acquisto del consumatore medio continua a salire per una serie di fattori coincidenti.

Infatti, il continuo calo dei tassi di interesse per effetto degli interventi della Fed, il calo dei prezzi dei servizi energetici, la drastica diminuzione della domanda di voli nazionali e internazionali, ha fatto aumentare il reddito discrezionale (cioe’ la parte di reddito disponibile per il consumatore dopo avere soddisfatto le necessità primarie come cibo, abbigliamento, affitto).

Questo incremento e’ inusuale in un periodo di recessione; infatti, nell’ultima recessione del 90-91 il reddito discrezionale calò del 4%.

Nonostante una disoccupazione in crescita, questo dato indurrebbe a pensare che c’e` una maggiore disponibilità liquida nel portafoglio dei consumatori americani (quelli in possesso di una occupazione) rispetto ai mesi successivi.

Questo dato potrebbe rinvigorire i consumi da una parte, migliorando l’andamento delle vendite al dettaglio nel periodo natalizio, e dall’altra incentivare il volume degli investimenti individuali.

A sostegno di questa ipotesi vi sarebbe anche il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione nonché, dal lato dell’offerta, l’importante riduzione delle scorte di magazzino nel mese di ottobre, indice che le aziende stanno riavviando il ciclo della produzione.

La flessione delle scorte di magazzino e’ infatti sintomatico di una ripresa vicina che, se confermata da una produzione industriale positiva, portera` i mercati americani in un periodo di recupero economico.

Ad assicurare un aumento vertiginoso dei volumi degli scambi commerciali e` inoltre il dato sull’offerta di moneta che, al netto dell’inflazione, sta crescendo a ritmi vertiginosi, i piu` alti degli ultimi 30 anni.

I presupposti macroeconomici di una ripresa ci sono. L’elemento difficile da identificare e` quando questo processo si avvierà. I tempi della ripresa saranno profondamente influenzati dall’andamento dei risultati di bilancio annuali che molte società pubblicheranno nel mese di Gennaio.

Solo allora sara’ possibile trarre conclusioni piu’ precise sui tempi della prossima ripresa economica.

(*) Gianluca Guerrini e’ analista finanziario per Wall Street Italia