Società

Dal calcio agli armatori, si allunga lista debitori morosi di Mps

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Dal calcio allo shipping passando per il settore immobiliare sono numerose le aziende a cui l’istituto senese ha concesso negli anni scorsi finanziamenti troppo generosi, con garanzie fragili, che hanno generato centinaia di milioni tra sofferenze e incagli difficili da recuperare.

Li ha segnalati in un articolo il Sole 24 ore, in cui si mette in evidenza che: ” i prestiti venivano concessi a piene mani, con garanzie certo non solidissime: fino a raggiungere oltre un miliardo di finanziamenti. Peccato che ora quelle stesse linee di credito valgano ai prezzi di mercato tra i 200 e i 300 milioni”.

Tra i casi più eclatanti, molti sono nati all’ombra del Vesuvio. Tra questi vengono citati i finanziamenti concessi alla Deiulemar, compagnia di navigazione di Torre del Greco (in provincia di Napoli) “il cui crack ha coinvolto circa 13mila risparmiatori (di cui 10mila famiglie del luogo), che avevano investito nella società più di 720 milioni di euro”.

Non fa eccezione la Rizzo Bottiglieri De Carlini Armatori che di recente ha avviato con le banche l’ennesimo riassetto del debito. “Gli armatori napoletani, colpiti dal ciclo economico negativo del settore”, devono a MPS ben 227 milioni di euro e “l’attesa è di potere recuperare una parte di questi soldi nel lungo-medio periodo”.

Non meno rilevante il capitolo calcistico.

“La banca di Siena si ritrova sul gobbone il fallimento dell’Ac Siena Calcio. La squadra che ha avuto come presidente dal 2010 Massimo Mezzaroma, figlio di quel Pietro Mezzaroma fondatore della dinastia di costruttori romani. Sotto la gestione di Mezzaroma la squadra di calcio fa crac. Tenta prima la strada del concordato senza successo ed ecco arrivare il fallimento decretato nel 2015 sotto il peso di 54 milioni di debiti. Qui Mps ha un ruolo chiave”.

Tra gli armatori finanziati da Mps spiccano invece tra gli altri le Grandi Navi Veloci:

” la compagnia che fa capo alla famiglia Aponte e che ha chiuso il 2015 con una perdita di 15 milioni. Non è un’insolvenza dato che il debito complessivo con le banche per oltre 300 milioni è stato a metà del 2016 ristrutturato. Una categoria che le banche classificano comunque tra i crediti deteriorati. Fatto sta che i pegni chiesti a garanzia del debito a Gnv sono impegnativi per Mps che a fine del 2015 aveva a pegno il 22% del capitale di Grandi Navi Veloci”. 

LEGGI ANCHE la prima parte della lista sui debitori morosi di Mps.