Economia

Da mosse Bce risparmi per 3,6 miliardi a famiglie e imprese

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ROMA (WSI) – I debiti contratti sotto forma di mutui e prestiti costeranno meno. Una boccata d’ossigeno dalla Bce per famiglie e imprese, grazie al taglio dei tassi, che ha abbassato il costo del denaro di 25 punti base, portandolo allo 0,5%. Diverse associazioni, tra cui la Cgia di Mestre, l’Adusbef e Federconsumatori, hanno già calcolato a quanto ammonterà il risparmio per privati e aziende.

L’Associazione dei Piccoli Artigiani di Mestre ha stimato che l’intervento di Francoforte alleggerirà chi ha sottoscritto (o sottoscriverà) un prestito o un mutuo per un totale di circa 3,6 miliardi all’anno. Il dato riunisce sia le previsioni sulle imprese sia quelle sulle famiglie e, per stessa ammissione dell’Ufficio Studi della Cgia, potrebbe essere arrotondato per eccesso. L’auspicio, in ogni caso, è che una mossa simile generi – come solitamente accade in contesti analoghi a quello attuale – una ripresa degli investimenti e dei consumi.

I maggiori risparmi saranno avvertiti dai titolari di mutui a tasso variabile, anche al netto dello spread applicato dalle banche e del fatto che questi finanziamenti sono in genere legati all’andamento dell’Euribor, non al tasso Bce. Anche se si tratta di un tasso interbancario, aggiornato quindi sul mercato (di tre mesi in tre mesi, ndr), è difficile che non subirà ripercussioni al ribasso.

Adusbef e Federconsumatori hanno simulato l’impatto del taglio dei tassi su un mutuo di 100 mila euro, stipulato in versione variabile o fissa. Nel primo caso, si risparmierebbe una cifra compresa fra i 168 e i 132 euro all’anno, a seconda della durata del finanziamento (trentennale o decennale, ndr). Chi stipulerà un nuovo mutuo a tasso fisso, secondo le Associazioni, spenderebbe circa 156 euro in meno all’anno, per un finanziamento decennale.

Dovrebbero allentarsi anche i cordoni della borsa delle banche, elemento che potrebbe far ripartire il credito al consumo e i prestiti alle imprese. È questo l’augurio di Cia e Coldiretti, che hanno denunciato una contrazione del credito bancario alle aziende pari a 613 milioni di euro nel 2012, e in generale di tutte le pmi italiane. Le sofferenze dei piccoli e medi produttori sono un problema sempre più grande anche al di fuori dell’Italia. Per questo, oltre al taglio dei tassi, il Governatore Draghi ha annunciato la creazione di una task force ad hoc che coinvolgerà anche la Banca per gli investimenti europei (Bei).

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